Intel e software: non un accessorio ma un elemento dell'ecosistema

Written By Kom Limpulnam on Jumat, 11 Januari 2013 | 15.10

Un'azienda quale Intel è identificata, nella percezione comune, come produttore specializzato nella sola componente hardware. Del resto il brand Intel è sempre stato legato a importanti evoluzioni nel settore dell'hardware, tanto in ambiente consumer come nel mondo professionale. L'interrelazione tra software e hardware è tuttavia una dinamica ben presente nell'azienda americana da tempo, benché spesso questo non venga percepito appieno. Basti ad esempio pensare al lavoro svolto nello sviluppo di compilatori, ambito nel quale Intel è presente da lunghissimo tempo essendo diventata uno standard de facto con i propri prodotti.

Non deve quindi sorprendere che Intel sia da tempo il principale contributor nello sviluppo di Linux, e che dinamica simile sia stata registrata anche per il sistema operativo Android. Parlando di soluzioni mobile Intel ha operato internamente una forte spinta nella direzione di rendere le proprie architetture hardware sempre più integrate con la componentistica software: del resto si parla da tempo di intero ecosistema e non più solo di hardware o di software quasi che siano contrapposti.

In che modo Intel opera nel mondo del software? I livelli di intervento sono diversi: dallo sviluppo di applicazioni commerciali che rispondano a specifiche esigenze, come ad esempio sono i compilatori, a tutta l'ottimizzazione necessaria per fare in modo che le architetture hardware possano operare al meglio con i sistemi operativi e le applicazioni presenti sul mercato. Al CES 2013 di Las Vegas Intel ha mostrato una roadmap molto aggressiva per il mercato delle soluzioni smartphone, tablet e mobile in generale; è evidente come il successo delle architetture hardware Intel della famiglia Atom nel mercato degli smartphone debba passare attraverso una costante ottimizzazione del sistema operativo Android, nonché delle future proposte di OS che verranno rese disponibili in futuro.

L'interrelazione tra software e hardware è un elemento tipico del mercato dei tablet e degli smartphone; la necessità per i produttori di sviluppare un ecosistema completo che veda i componenti operare parallelamente per un risultato comune è quindi ancor più evidente con questa classe di dispositivi rispetto a quanto non sia stato in passato con le soluzioni PC tradizionali.

Lo scorso anno Intel ha completato l'acquisizione di McAfee, azienda che continua ad operare con proprio brand e indipendente. L'integrazione tra queste due realtà procede e sta portando i primi risultati nel mercato enterprise, ma è evidente come nei prossimi anni questo porterà ad avere integrate nell'hardware di prodotti Intel delle funzionalità sviluppate da McAfee che tipicamente provengono dal mondo delle applicazioni software. Anche questo è ecosistema, con un risultato che porterà ad incrementare la sicurezza dei dati e delle applicazioni in modo trasparente per l'utente.

Quale sarà quindi la direzione futura della componente software in Intel per gli anni a venire? L'azienda ritiene che al momento attuale si sia giunti solo ad uno stadio iniziale di interrelazione tra software e hardware che possa essere identificata come un singolo ecosistema. La crescente diffusione di dispositivi mobile nelle mani di consumatori come di utenti professionali pone una urgente domanda di potenza di elaborazione necessaria per gestire la gran mole di dati a disposizione, tanto in ambito client come per quello server.

In futuro quindi la potenza di elaborazione dei server continuerà a crescere, in parallelo con la complessità di software e dati che con questi devono essere elaborati. Non cesserà lo sviluppo lato client, con soluzioni che a dispetto delle dimensioni contenute continueranno a poter elaborare autonomamente un notevole quantitativo di dati. Vediamo del resto questa dinamica ben presente nelle soluzioni attuali: al debutto di nuove generazioni di architetture SoC, System on a Chip, per sistemi di ridotte dimensioni quali tablet e smartphone si assiste sempre ad un aumento delle prestazioni senza che questo abbia ricadute negative in termini di autonomia di funzionamento con batteria o dimensionamento dei sistemi di dissipazione termica.

Avremo pertanto software sempre più complessi, con i quali elaborare mole di dati sempre più elevate e allo stesso tempo dare risposte in tempi ridottissimi a problematiche complesse. Non è difficile immaginare già oggi, per fare un esempio che può toccare la vita di tutti, una equipe medica che possa in tempo reale vedere la simulazione dell'intervento che sta conducendo, così da capire se quanto asportato sia l'intera massa tumorale o vi sia ancora qualcosa che deve essere opportunamente pulito. Elaborare enormi mole di dati in tempo reale è quindi una necessità pressante non solo per informarsi e documentarsi, ma anche per dare indicazioni e risposte a problematiche ben più complesse che possono migliorare la qualità della vita di ognuno di noi.


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