Fujifilm, Uni-Pixel e Atmel: allo studio nuove tecnologie economiche per touchscreen

Written By Kom Limpulnam on Rabu, 13 Maret 2013 | 15.10

Fujifilm e altre due realtà meno note del mondo della tecnologia, Atmel e Uni-Pixel, stanno lavorando a nuove tecnologie per la realizzazione di pannelli touchscreen, allo scopo di trovare una strada più economica per la costruzione di questi componenti divenuti sempre più fondamentali per la realizzazione dei dispositivi di computazione, siano essi smartphone, tablet o PC.

Fujifilm in particolare sta studiando l'impiego di alogenuro di argento per realizzare una sorta di reticolo trasparente costituito da microscopici cavi in grado di rilevare il punto di contatto. Uni-Pixel sta invece portando avanti una tecnologia basata sul rame, impiegando una griglia stampata su rulli di plastica, evitando così di dover utilizzare il tradizionale processo di produzione impiegato per la maggior parte dei pannelli touch e realizzare così un prodotto più durevole.

Gli attuali standard di produzione dei pannelli touchscreen prevedono invece l'impiego di ossido di indio-stagno, un materiale piuttosto friabile che può creare qualche problema di resa produttiva, con conseguenti ripercussioni sulla capacità di produzione dei dispositivi finiti. Quasi tutti gli schermi touchscreen dei dispositivi più diffusi sul mercato contengono questo materiale.

Microsoft ed i suoi partner del mondo PC confidano nella disponibilità di touchscreen meno costosi, per poter realizzare dispositivi più economici e cercare così di reagire contro la tendenza che sta vedendo il mercato PC in contrazione. La stessa Microsoft ritiene le funzionalità touch fondamentali per il coinvolgimento dell'utente e le considera un elemento must-have per i dispositivi di nuova generazione.

L'avvento sul mercato di Windows 8, con le sue funzionalità touch, avrebbe dovuto invertire il trend combinando le tradizionali funzionalità di Windows con un'interfaccia touch-centrica che tanto ha saputo riscuotere successo sul mercato. In realtà l'adozione di pannelli touchscreen ha portato alla realizzazione di prodotti più costosi che non hanno saputo catturare in toto l'interesse del consumatore. Secondo alcune stime l'aggiunta di pannelli touchscreen per dispositivi da 23-27 pollici si traduce in un costo maggiorato di circa 180 dollari, che scende a circa 45 dollari nel caso di display di dimensioni inferiori.

Nel corso del 2013 si dovrebbe assistere ancora una volta ad una contrazione delle vendite di PC nell'ordine dell'1,3% circa dopo che nello scorso anno si è registrata una flessione del 3,7%. I produttori di PC stanno ancora considerando le soluzioni touch come un elemento capace di spingere le vendite: lo scorso anno il 2,5% dei notebook venduti erano provvisti di funzionalità touch, una proporzione destinata a crescere sino al 13,1% per l'anno in corso.

Tra i produttori che andranno ad integrare nuove tecnologie touch nei propri prodotti vi è la taiwanese Asus, una delle poche compagnie a non aver registrato una flessione dei propri prodotti, che sta lavorando con la californiana Atmel per la realizzazione di pannelli touch da inserire nei propri notebook. Anche Dell, che ha dovuto fare i conti con vendite in pesante calo sul mercato consumer, dovrebbe impiegare nuove tecnologie touch affidandosi a Uni-pixel per la sua tecnologia basata sul rame.


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