Feedback aptico, riconoscimento dei connettori: Fairchild negli smartphone c'è ma non si vede

Written By Kom Limpulnam on Rabu, 06 Maret 2013 | 15.10

Spesso ci si sofferma solo sui particolari di grido, come la CPU multicore, la GPU di ultima generazione oppure il display ad altissima risoluzione e ampio angolo di visione, ma ci sono parti dello smartphone che sono forse meno evidenti, ma altrettanto importanti affinché l'esperienza d'uso sia completa e piacevole. Anche nell'intervista a uno degli executive Qualcomm, recentemente pubblicata sulle pagine di Hardware Upgrade, abbiamo visto come sia l'utilizzo che se ne può fare piuttosto della scheda tecnica a interessare i consumatori.

Dispositivi per l'haptic feedback, che animano il touchscreen rendendo l'interazione più 'fisica', sistemi di gestione della ricarica della batteria per allungarne la vita e permettere l'uso del terminale appena collegato alla presa anche con batteria completamente scarica, convertitori DC-DC, connettori con sistemi di rilevazione automatica: questi sono tutti particolari che passano spesso inosservati, ma che sono fondamentali per la reale esperienza d'uso di smartphone e tablet.

Se possedete uno smartphone è probabile che almeno un paio di componenti siano prodotti da Fairchild Semiconductor, azienda che abbiamo incontrato al Mobile World Congress di Barcellona. Quando connettete un jack al vostro smartphone c'è probabilmente un componente Fairchild a rilevare il numero di poli e a impostare il giusto profilo d'uso sul vostro smartphone. Se non ci fosse dovreste selezionare mano il tipo di periferica connessa, o peggio il vostro terminale sarebbe compatibile con un solo tipo di connettore.

Discorso simile per quando viene connesso un caso microUSB: un apposito componente riconosce il cavo e l'apparecchio connessio e dialoga con lo smartphone dicendogli se la connessione prevede la sola ricarica della batteria, la connessione al PC per il trasferimento dati o se è possibile inviare un flusso video tramite la tecnologia MHL. Se ad esempio connettete al PC il vostro smartphone e sul display vi appare la possibilità di attivare il collegamento USB come memoria di massa è probabile che il merito sia di un componente come quelli nel catalogo di Fairchild.

Nello schema vedete tutta la gamma dei dispositivi prodotti dall'azienda californiana e potete farvi un'idea di come in alcuni casi possa rappresentare l'ossatura di uno smartphone. Parti molto integrate all'interno dello smartphone e del tablet sono ad esempio le soluzioni per indirizzare all'application processor il giusto quantitativo di energia e per, in modo simile, gestire in modo intelligente la ricarica della batteria, per minimizzare sprechi e tempi di ricarica.

La compagnia di San José ha negli anni sempre operato dietro le quinte, ma ha deciso recentemente di cambiare passo e far emergere il suo nome: l'obiettivo è quello di passare da un anonimo, ma fondamentale fornitore, a un fornitore in grado di dare un valore aggiunto ai prodotti.


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