Il 9 febbraio si avvicina e Microsoft, che ha scelto quel giorno per commercializzare in USA il proprio tablet di punta Surface Pro basato su architettura x86, sceglie la via della cautela. Secondo diverse fonti, fra cui Electronista, sono circa un milione le unità ordinate agli assemblatori, ovvero un numero tutto sommato basso per un prodotto del genere, pubblicizzato da tempo e di cui si parla molto.
Facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire prima di tutto di cosa stiamo parlando, per poi passare all'analisi dei numeri relativi al fratello minore Surface RT basato su architettura ARM. Surface Pro è dotato di un display da 10,6 pollici con risoluzione di 1920x1080 pixel, sotto il quale batte un cuore Intel Core i5 Ivy Bridge con GPU Integrata Intel HD4000. La memoria di sistema è di 4GB, mentre lo storage viene affidato a SSD con capienze di 64 o 128GB. Completano la dotazione una porta USB 3.0, un lettore di schede memoria micro SDXC, un connettore mini-DisplayPort per un display esterno, connettività di rete WiFi 802-11n e tecnologia Blurtooth 4.0.
La dotazione hardware, insomma, è di gran lunga superiore alla concorrenza tablet Android e iPad, anche prendendo in considerazione i top di gamma delle soluzioni appena citate. Surface Pro, in sostanza, è un vero e proprio notebook a livello hardware, pur prendendo in prestito le vesti di un tablet con tastiera. I dati di vendita di Surface RT, che possono servire da cartina di tornasole per capire la risposta del pubblico, sono state tutto sommato modeste, con circa 750.000 unità consegnate nell'ultimo trimestre.
Ci sono dei "però" da tenere in considerazione; Surface RT ha sicuramente lasciato nel dubbio molti per l'impossibilità di farci girare molti applicativi del mondo Windows a cui erano abituati, oltre ad essere accompagnato da un cauto attendismo per la novità costituita dalla piattaforma ARM. A questo si aggiunga la natura a sé del prodotto (molto più di un tablet, pur condividendone l'aspetto) per comprendere la titubanza di molti.
Surface Pro dovrebbe spazzare via alcuni dubbi legati a Surface RT: essendo basato su piattaforma x86 svanisce il problema della compatibilità con gli applicativi per Windows, così come risulta sicuramente un plus avere di serie gli applicativi Office come Word, PowerPoint ed Excel. Subentrano in ogni caso altri però: l'unità è più spessa e più pesante di RT, così come risulta ridotta l'autonomia di esercizio.
Il prezzo, poi, è da notebook di rango: 899,00 Dollari per il modello con SSD da 64GB e 999,00 Dollari optando per il 128GB. Alti? Dipende. iPad retina da 64GB costa 829,00 Dollari e a livello di hardware è decisamente molto più limitato. Senza considerare la cifra in assoluto ma relativizzandola alla concorrenza diretta, Surface Pro può essere conveniente e offrire molto di più (tastiera, potenza elaborativa, porta USB e altro ancora), essendo di fatto un vero e proprio PC.
Rimangono i dubbi su come il pubblico potrà interpretare il prodotto. Tutto questo però è chiaro a Microsoft, che come anticipato non ha azzardato ordini faraonici, mantenendosi sul cauto con ordinativi di 1 milione di pezzi. Giusto per iniziare; poi si vedrà.
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Microsoft va cauta e ordina "solo" un milione di Surface Pro per il debutto
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