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FBI indaga su attacchi online ricevuti dagli sviluppatori

Written By Kom Limpulnam on Jumat, 05 September 2014 | 15.10

In seguito a numerosi attacchi perpetrati nei confronti di alcuni sviluppatori negli ultimi mesi, l'FBI ha deciso di avviare alcune indagini. A darne notizia è stata Kate Edwards, direttore esecutivo della International Game Developers Association.

"Hanno notato una crescita dell'attività", ha dichiarato la Edwards a Polygon, aggiungendo che la polizia federale americana dedica già numerose risorse alla lotta contro il crimine elettronico. "Monitorano questa attività, ma sono maggiormente focalizzati sui problemi legati al cyber crimine, come gli hackeraggi e altri attacchi molesti".

Nome immagine

Nello scorso mese di luglio IGDA e FBI hanno tenuto un meeting, in occasione del Comic-Con di San Diego, nel corso del quale si è discusso a fondo di queste problematiche. La prosecuzione di questi fenomeni, tra cui la diffusione di dati sensibili legati a informazioni personali, indirizzi e numeri di telefono, ha spinto l'IGDA a pubblicare un comunicato stampa per condannare aspramente questo genere di attacchi.

"Sebbene sia nostra intenzione supportare differenti punti di vista e un dibattito sano sui problemi interni alla nostra industria, condanniamo attacchi personali come questi, che non solo sono moralmente discutibili, ma vengono considerati illegali in numerosi Paesi. Esortiamo pertanto l'intera community videoludica ad unirsi contro questi comportamenti aberranti".

"Quello che l'FBI mi ha chiesto è stata la creazione di un'interfaccia per gli sviluppatori, in modo che possano condividere le misure preventive che intendono ricevere da noi", ha aggiunto la Edwards. "Ci siamo incontrati, abbiamo parlato del problema e abbiamo deciso di collaborare".

E' dalla scorsa estate che attacchi nei confronti di sviluppatori più o meno noti sono stati riscontrati e portati all'attenzione dell'opinione pubblica. Tra questi Jennifer Hepler, sceneggiatrice di BioWare e Adam Orth, ex sviluppatore di Microsoft. Nell'ultimo mese è toccata la medesima sorte alla sviluppatrice Zoe Quinn e alla giornalista Anita Sarkeesian, mentre il presidente di Sony Online Entertainment, John Smedley, ha subito un dirottamento del proprio volo a causa di una fasulla minaccia terroristica.


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Catzilla

scheda aggiornata 39 minuti fa

Benchmark sviluppato per analizzare il comportamento delle schede video con i giochi 3D più esigenti, oltre che nella riproduzione di filmati HD e in generale nell'utilizzo di applicazioni grafiche particolarmente esigenti.

Di seguito le novità introdotte nell'ultima versione:

  • correct detection of the latest graphics cards and processors (NVIDIA GeForce GTX 745, NVIDIA GeForce GTX TITAN Z, NVIDIA GeForce GTX 870 and 880)
  • Added support of AMD Carrizo
  • Added caching of GPU I2C devices to speed-up the scan process
  • Added support of more NVIDIA GM107 and GM108 models
  • Fixed support of AMD Oland/Mars/Sun/Jet GPUs
  • Fixed support of DDR4 SDRAM
  • Fixed reporting of DDR3 memory timings for some modules
  • more games for "Check Game" option

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Il nuovo Moto X è ufficiale con finiture anche in vera pelle

Sono pochi gli smartphone che si distinguono dalla massa con scelte coraggiose, e quei pochi spesso non ricevono il giusto riconoscimento da parte del pubblico. Uno degli smartphone più interessanti della precedente generazione è stato Moto X che non ha ottenuto un successo di pubblico paragonabile ad iPhone o Galaxy S4. Rilevata da Lenovo, Motorola non ha cambiato lo spirito con cui si è rivolta di recente al mercato degli smartphone, migliorando con il nuovo Moto X quanto già proposto nella generazione precedente.

Motorola Moto X, seconda generazione

Resta invariato il nome, ma cambia tutto il resto. Il display AMOLED cresce e diventa da 5,2" a risoluzione 1080p, contro i 720p stipati all'interno di un'unità da 4,7" della passata generazione. Sotto la scocca troviamo un processore Snapdragon 801 da 2,5GHz quad-core, 2GB di RAM, una fotocamera da 13 megapixel e una batteria da 2.300mAh. Nonostante le novità, il dispositivo cresce solamente di pochi millimetri: 72,4 x 140,8 mm per la superficie, mentre lo spessore varia da 3,8 a 9,9 mm dai bordi alla parte interna. Il nuovo Moto X pesa 144g.

Le funzionalità software cambiano nome e vengono sensibilmente migliorate rispetto al passato. Il nuovo Moto X usa una versione stock di Android impreziosita solamente da poche funzionalità accessorie: Active Display viene adesso chiamata Moto Display, ma funziona in maniera analoga alla precedente feature del modello originale. In sostanza permette di attivare solo una porzione dello schermo in modo da mostrare le notifiche presenti sullo smartphone. La feature viene impreziosita con Moto Actions che, attraverso sensori ad infrarossi, individua l'avvicinamento della mano verso lo schermo per attivarlo automaticamente.

Moto X (2013) Moto X (2014)
OS Android 4.2.2 (aggiornato a 4.4.4) Android 4.4.4
SoC Motorola X8
(Qualcomm Snapdragon S4 Pro)
1,7GHz Dual-core
GPU Adreno 320
Qualcomm Snapdragon 801
2,5GHz Quad-core
GPU Adreno 330
RAM 2 GB 2 GB
Display OLED 4,7" OLED 5,2"
Risoluzione 1280x720 1920x1080
Densità di pixel 316 PPI 423 PPI
Fotocamera Anteriore 2 MP 2 MP (1080p)
Fotocamera Posteriore 10 MP
Apertura di diaframma f/2.4
Registrazione video 1080p (60 fps)
13 MP
Apertura di diaframma f/2.25
Registrazione video 4K
Rete cellulare fino a LTE
Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac
Bluetooth 4.0 EDR 4.0LE
Connettività USB 2.0
NFC
USB 2.0
NFC
Sensore IR
Geolocalizzazione GPS, A-GPS, S-GPS, GLONASS
Sensori di movimento Accelerometro
Giroscopio
Bussola
Termometro
Barometro
Batteria 2.200 mAh 2.300 mAh
Dimensioni 129,3 x 65,3 x 10,4 mm 140,8 x 72,4 x 9,9 mm
Peso 130 g 144 g

La funzionalità permette anche di effettuare operazioni attraverso gesture remote, come interrompere una chiamata o una sveglia. Secondo Motorola il sistema è più efficace rispetto alle gesture via aerea presenti su altri dispositivi perché non sfrutta il modulo fotografico, ma sensori ad infrarossi tarati appositamente per la funzionalità. In questo modo il dispositivo sarà in grado di recepire comandi anche a una distanza quattro volte superiore rispetto a quanto permesso dai dispositivi della concorrenza.

Motorola Moto X, seconda generazione

Tornano anche i Touchless Controls, rinominati in Moto Voice. Questi permettono di attivare i comandi di assistenza vocale attraverso l'uso esclusivo della voce, anche a dispositivo in stand-by. Il nuovo Moto X introduce però nuove opzioni di personalizzazione, con il quale "svegliare" il dispositivo con qualsiasi hotword a discrezione dell'utente, anche le più rudi e personali. Attraverso i comandi vocali si potrà aggiornare lo stato su Facebook o mandare un messaggio su WhatsApp.

Interessanti anche le opzioni di personalizzazione, che vengono completate (oltre alle già esistenti sul vecchio modello, come il legno) con opzioni in vera pelle di qualità, lavorata dalla Horween Leather Company di Chicago. Si tratta di una caratteristica interessante per un prodotto rivolto al mercato consumer, sensibilmente differente dall'approccio operato da altre società, come Samsung, o Apple e HTC che si basano su materiali più tradizionali come alluminio "nudo" e policarbonato.


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AdwCleaner

Written By Kom Limpulnam on Kamis, 04 September 2014 | 15.11

scheda aggiornata 1 ora fa

AdwCleaner è un comodo tool da utilizzare per la pulizia del proprio PC: è in grado di individuare Adware, Toolbar, PUP (Potentially Unwanted Programs), Hijackers e problemi simili. Può funzionare come semplice strumento per la ricerca oppure è anche in grado di effettuare la rimozione del componente indesiderato


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Toshiba Satellite Radius 11, il PC convertibile ora è anche a buon prezzo

Toshiba ha presentato due nuovi notebook Satellite con display dalla diagonale di 11,6 pollici, anche se ad attrarre la nostra attenzione è stato soprattutto uno dei due, ovvero il modello Satellite Radius 11. Si tratta infatti di un PC convertibile in stile Lenovo Yoga, che può essere utilizzato in cinque modalità differenti.

Oltre alla normale modalità notebook, è possibile ruotare il display multitouch di 360 gradi per passare alla modalità tablet; quando il monitor supera la rotazione di 180 gradi, la tastiera standard viene disabilitata in modo da non creare problemi nel caso in cui venga accidentalmente toccato un tasto. Le modalità audience e tabletop sono quelle intermedie, in cui la differente inclinazione del display permette di appoggiare in vari modi il dispositivo. Il peso è molto contenuto, 1,3Kg, mentre vanno segnalati la tastiera frameless e l'ampio touchpad.

Abbiamo parlato di prezzi contenuti ed ora arriviamo ai compromessi a cui Toshiba è volontariamente scesa per offrire Satellite Radius 11 a un prezzo inferiore o prossimo ai 500 Euro. Lo schermo da 11,6 pollici ha una risoluzione di 1366x768 pixel, mentre i processori scelti appartengono alle famiglie Intel Celeron o Pentium a seconda dei modelli, affiancati da 4GB di memoria RAM. Il disco rigido di tipo meccanico, integrato come tutta la componentistica dietro il display, è un modello da 500GB. Niente SSD quindi e nemmeno capienze super, ma tutto deve essere visto nell'ottica del contenimento del prezzo senza per questo rinunciare a un modello originale e interessante.

Toshiba Satellite Radius 11 è di fatto un PC a tutti gli effetti che mira alla fascia bassa e medio bassa del mercato, offrendo però l'usabilità di alcuni modelli concorrenti che costano il doppio. Certo, le caratteristiche tecniche sono riviste al ribasso, ma una buona fetta di utenza non necessita di altro. Ecco quindi che per chi non ha grandi esigenze in termini di prestazioni, Toshiba Satellite Radius 11 può rientrare fra le opzioni. Il prezzo che abbiamo fornito è fortemente indicativo, ne sapremo di più quando arriveranno sul mercato, ovvero nel quarto trimestre dell'anno in corso.


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Aspire Switch 11 e refresh di Switch 10: ecco i 2 in 1 di Acer all'IFA

La serie Switch di Acer ha riscosso un buon successo nel settore dei cosiddetti 2 in 1, ovvero prodotti in grado di operare sia come normali PC portatili, sia come tablet in quanto è possibile scollegare la sezione del monitor. Esistono diverse declinazioni del modello 2 in 1, fortemente voluti da Intel e interpretati da diverse aziende secondo differenti parametri. C'è chi sceglie hardware di alto livello, con un conseguente innalzamento dei prezzi, c'è chi invece opta per un compromesso fra prestazioni e usabilità, con prezzi di acquisto molto abbordabili.

Acer è sempre stata in prima fila nella guerra dei prezzi e non cambia strategia nel settore dei 2 in 1, incarnati dalla serie Switch che ritroviamo all'IFA di Berlino in versione aggiornata e arricchita di modelli con display da 11 pollici (fino a oggi c'erano solo i modelli da 10 pollici). Prima di tutto occorre pensare a Acer Switch come a una versione economica di 2 in 1, in modo da giustificare la presenza di processori Intel Atom. Gli appassionati che antepongono le prestazioni a tutto il resto sicuramente non gradiranno la mancata integrazione di processori Intel Core (anche se c'è una sorpresa...), ma Acer Switch ha un target ben preciso, e non è rappresentato da loro.

Cosa cambia? Partiamo da Acer Aspire Switch, che nella versione presentata oggi (SW5-012) guadagna l'opzione di uno schermo Corning Gorilla Glass 1920x1080 pixel, oppure 1280x800 pixel per la versione più economica. Il quantitativo di memoria interna è di 32GB o 64GB, RAM da 2GB e processore Atom Quad Core Z3735F da 1,33GHz (almeno per quanto riguarda il modello in esposizione). Arriverà nel corso di questo mese, con un prezzo che partirà da circa 329,00 Euro.

I nuovi modelli Acer Aspire Switch 11 ricalcano più o meno i modelli appena citati per affinità e differenze. Anche in questo caso abbiamo un modello con schermo 1920x1080 pixel (Aspire Switch 11 SW5-171), che può vantare anche una memoria RAM fino a 4GB, 128GB di storage primario NAND Flash e processori che possono arrivare agl Intel Core i5 per il top di gamma. Ridimensionato nelle specifiche è invece il modello Aspire Switch 11 con sigla SW5-111: la risoluzione scende a 1366x768 pixel, i GB di RAM sono 2 e lo storage primario è di 64GB. Sul fronte processori troviamo un Intel Atom quad core Z3745 operante a 1,33GHz e sono presenti due porte USB 2.0 (una normale, l'altra micro), mentre nel modello di rango più elevato erano due di dimensioni normali USB 3.0 e USB 2.0.

Il prezzo di partenza per Acer Aspire Switch 11 è di 399,00 Euro. Si tratta di modelli interessanti, che possono potenzialmente interessare a chi fa uso del PC per produttività personale di tipo office e navigazione internet, potendo ovviamente contare, al contempo, su un tablet Windows 8.1.


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La serie Asus ZenFone disponibile in Italia a partire da 119 euro

Written By Kom Limpulnam on Rabu, 03 September 2014 | 15.11

La nuova serie di smartphone Asus ZenFone sarà disponibile in Italia a partire dalla prima settimana di settembre in tutti i canali di rivendita online e fisici autorizzati e nelle principali insegne dell'elettronica di consumo. La famiglia si compone di dispositivi a partire da 4 pollici, sino ad arrivare a modelli da 6 pollici.

Asus Zenfone 6

I nuovi smartphone Asus si distinguono principalmente per la dimensione dello schermo, dai 4 ai 6 pollici passando per le soluzioni intermedie da 4,5 e 5 pollici. Il design dei diversi modelli è minimale e raffinato, mentre sui due modelli più alti in gamma il display, che vanta elevati valori di luminosità e reattività (pari a 60ms a detta del produttore), viene protetto da un pannello in Gorilla Glass 3.

A queste caratteristiche si aggiunge anche la funzionalità Glove Touch, presente nei modelli ZenFone 5 e 6, che eleva ulteriormente la sensibilità dello schermo, consentendo l'uso con qualsiasi tipo di guanto. Ricca anche la dotazione di accessori, composta da cover intercambiabili con colori "vivaci ed accattivanti". Gli stessi possono essere scelti e combinati anche grazie alla personalizzazione software di Android, la proprietaria ZenUI di Asus.

Sotto la scocca troviamo un'architettura hardware basata su processori Intel Atom con frequenze di clock fino a 2,0GHz e supporto della tecnologia Hyper-Threading. Tutti gli smartphone della famiglia ZenFone utilizzano la tecnologia PixelMaster per migliorare la qualità delle fotografie scattate con i vari sensori installati nei diversi modelli, per un massimo di 8 megapixel sugli smartphone top di gamma, con obiettivi a cinque lenti.

ZenFone 4 (A400) ZenFone 4 (A450) ZenFone 5 (A501) ZenFone 6 (A600)
Display 4"
800x480
4,5 "
854x480
Gorilla Glass 3
5"
1280x720 (HD) IPS
Gorilla Glass 3 - Glove Touch
6"
1280x720 (HD) IPS
Gorilla Glass 3 - Glove Touch
Processore

Intel Atom Z2520
2x2 Multi-Core 1,2GHz

Intel Atom Z2560
2x2 Multi-Core 1,6GHz

Intel Atom Z2580
2x2 Multi-Core 2,0GHz
Memoria 1 GB 1 / 2 GB 2GB
Archiviazione 8 GB 8 / 16 GB 16 GB
Slot microSD Si, fino a 64 GB
Asus WebStorage Si, 5 GB gratuiti a vita
Fotocamera Frontale: 0,3 MP
Posteriore: 5 MP
Frontale: 0,3 MP
Posteriore: 8 MP
Frontale: 2 MP
Posteriore: 8 MP
Connettività Wi-Fi 802.11 b/g/n
Bluetooth 4.0
Sensori GPS, GLONASS, A-GPS
Batteria 1.600mAh 1.750mAh 2.100mAh 3.300mAh
Standby (3G) 295 ore
289 ore 353 ore
398 ore
Conversazione (3G) 12,8 ore 13,8 ore 18,5 ore 28 ore
SIM Card Singola
Sistema operativo Android 4.3, aggiornabile a 4.4 Android 4.4 Android 4.3, aggiornabile a 4.4
Dimensioni 124,4 x 61,4 x 11,5 mm 136,8 x 67,9 x 11,3 mm 148,2 x 72,8 x 10,3 mm 166,9 x 84,3 x 9,9 mm
Peso 120 g 133 g 145 g 196 g
Prezzo 119,00 € 139,00 € 199,00 € 299,00 €

Per un maggiore approfondimento sui diversi modelli della famiglia ZenFone è possibile consultare la tabella riepilogativa, o visitare il sito ufficiale in questa pagina.


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Calibre

scheda aggiornata 1 ora fa

Con Calibre è possibile gestire la propria libreria digitale convertendo i libri in vari formati e trasferendoli sul proprio ebook reader.Oltre a questa funzionalità Calibre permette di scaricare articoli o news provenienti da svariate fonti di informazione rendendoli fruibili sul proprio dispositivo mobile.
Qui di seguito le note di rilascio diffuse dallo sviluppatore:

  • New Features:
  • Edit Book: A new tool to filter style information (Tools->Filter style information). Useful to easily remove some CSS properties from the entire book.
  • DOCX Input: Add support for cross references. Cross references that are used to insert hyperlinks are now converted into hyperlinks in the output document. Features to insert paragraph/page numbers are not supported.
  • Add support for viewing kepub files in the calibre viewer, by treating them as plain epub files
  • Edit book: In the Insert Link tool show a few words of text alongside the location anchor name, to make it easier to know what a location is
  • Manage user dictionaries: Allow copying all selected words by right clicking them and choosing 'Copy to clipboard'.
  • Content server: Make .ibook format files available in OPDS feeds
  • Edit book: Allow copying the list of errors from the Check Book tool to the clipboard by right clicking on the list of errors
  • Book polishing: If the books being polished have an ORIGINAL_EPUB/AZW3 format, warn the user that polishing will use it as the source and ask for confirmation.

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App rifiutate su App Store: i 10 motivi principali per cui vengono respinte

App Store è una realtà blindata: uno store di applicazioni in cui Apple decide cosa e come implementare, stabilisce la tipologia di contenuti permessi e revisiona ogni singolo file presente al suo interno. Un processo, quest'ultimo, che dura sette giorni, con l'obiettivo di verificare l'idoneità dell'app per poi finalmente renderla pubblica e disponibile all'utente finale.

Ma quali sono i motivi più diffusi per cui Apple si trova a dover respingere un contenuto? Alla domanda risponde la stessa società con un report ufficiale pubblicato all'interno del portale degli sviluppatori. Il colosso di Cupertino non è mai stato molto esaustivo circa i numeri dei suoi store virtuali: ad esempio non ha mai rilasciato un rapporto completo sulle variabili che utilizza per compilare le classifiche all'interno degli store e gli stessi dipendenti della società hanno definito App Store come "una giungla impenetrabile".

App Store è comunque una delle realtà più solide di Apple: il suo fatturato è in costante crescita e Distimo ha stimato guadagni pari a circa 870 milioni di dollari al mese solamente per lo store virtuale dei dispositivi mobile di Cupertino, occupando il 62% del mercato delle app mobile. Sino al mese di giugno, su App Store erano presenti circa 1,2 miliardi di applicazioni e le nuove direttive impartite dalla società potrebbero divenire di enorme aiuto per gli sviluppatori iOS, snellendo le procedure di revisione delle nuove app.

App Store: 10 motivi per cui le app vengono respinte

Di seguito riportiamo la top 10 dei motivi più diffusi per cui le nuove app vengono respinte in fase di revisione:

  • 14%: Necessità di maggiori informazioni
  • 8%: Presenza di bug
  • 6%: Non conformità con i termini del Developer Program License Agreement
  • 6%: Complessità o bassa qualità dell'interfaccia utente: "Apple e i nostri clienti danno un grande valore alle interfacce semplici, rifinite, creative e pensate con criterio. Richiedono un lavoro aggiuntivo nello svilupparle, ma è uno sforzo che verrà ripagato. Apple ha standard molto elevati. Se un'interfaccia è complessa o di scarsa qualità, l'app può essere respinta"
  • 5%: Nomi, descrizioni o screenshot non conformi al contenuto e alle funzionalità delle applicazioni
  • 5%: Presenza di contenuti falsi, fraudolenti o fuorvianti, o uso di nomi o icone simili ad altre applicazioni
  • 4%: Nomi su iTunes Connect troppo diversi da quelli effettivi dell'applicazione, "per non creare confusione"
  • 4%: Presenza di placeholder, ovvero spazi in cui successivamente verranno applicati contenuti ancora non presenti. "Le app ancora in sviluppo e che contengono placeholder non sono pronte per essere pubblicate e non possono essere approvate"
  • 3%: Recensioni e rating non appropriati sullo store
  • 2%: Beta, demo, trial o test. Le versioni preliminari di un'app vengono rifiutate da App Store

Quelle riportate sono solamente le 10 motivazioni più diffuse per cui Apple rifiuta nuovi contenuti su App Store. Occupano circa il 58% dei casi, mentre il restante 42% viene contrassegnato con dicitura "Altro". Per ulteriori approfondimenti sull'argomento è possibile visitare la pagina ufficiale sul Developer Portal di Apple.


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Sviluppatori PES: giocare a Fifa è come giocare a ping pong

Written By Kom Limpulnam on Minggu, 31 Agustus 2014 | 15.11

"Personalmente credo che i nostri tiri e i nostri portieri siano molto meglio rispetto a quelli di Fifa", ha detto Adam Bhatti, brand manager europeo di PES, quando gli è stato chiesto di fare un confronto tra i nuovi PES 2015 e Fifa 15. "Il nostro gameplay è più realistico".

PES 2015

Secondo quanto riporta NowGamer, Klaus Garner, assistant producer di PES 2015, ha aggiunto: "Il nostro gioco permette di giocare il calcio vero, di contrattaccare, fare possesso e lanciare lungo. Tutte cose che non puoi fare nell'altro titolo, perché lì è come giocare a ping pong".

Secondo Bhatti, Fifa si riduce a una questione di far gol, il resto è accessorio. "Non è necessariamente una cosa negativa: molte persone vogliono solo far gol e non interessa loro tutta la parte di costruzione dell'azione", dice. Allo stesso tempo ammette che PES ha fatto un errore nel passato quando si è cercato di fare un gioco di calcio "solo per intenditori".

"Continuiamo a ragionare così, ma allo stesso tempo non vogliamo escludere coloro che non sono proprio intenditori", spiega il brand manager. "Nella vita reale può capitare che Schweinsteiger tenga palla a centrocampo nel tentativo di passarla a Klose. Ma in quelle condizioni la difesa avversaria fa di tutto per impedire il passaggio, blocca le corsie di passaggio e sale per chiudere gli spazi. Questo rende molto difficile passare le palla e raramente c'è un pallonetto per farla arrivare all'attaccante. Ma, invece, in Fifa capita quasi sempre".

Il team di PES vuole quindi creare un gioco di calcio "diverso", che sia più simile alla realtà. "Dobbiamo però stare attenti a non renderlo troppo frustrante, per cui la nostra sfida è quella di trasmettere l'idea che giocare il calcio reale sia divertente", conclude Bhatti


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