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Firefox Portable

Written By Kom Limpulnam on Selasa, 16 September 2014 | 15.10

scheda aggiornata 1 ora fa

Portable Firefox è un applicativo espressamente pensato per essere caricato su una memory card in modo da rendere sempre disponibili le preferenze personali o le proprie extension anche utilizzando sistemi Windows altrui.

Sulla memoria USB o su qualsiasi altro dispositivo di storage mobile viene caricata una cartella contenente i files necessari al corretto funzionamento di Firefox, una cartella contenente il proprio "profilo utente" e gli eventuali plug in.


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Quattro milioni di iPhone 6 preordinati nelle prime 24 ore: è record

Molto più che più grande, sia nelle dimensioni, che nelle specifiche tecniche, dice Apple. Ma il nuovo iPhone 6 sembra molto più grande dei predecessori anche nei numeri di vendita. Il nuovo smartphone della Mela inizia a macinare i primi record, raggiungendo quota quattro milioni di unità vendute in ventiquattro ore dal lancio nei primi paesi in cui è disponibile al preorder. In paragone, due anni fa nello stesso lasso di tempo erano stati venduti 2 milioni di iPhone 5.

iPhone 6 e iPhone 6 Plus

"La domanda per i nuovi iPhone supera la fornitura iniziale di preordini e, sebbene una quantità significativa verrà consegnata ai clienti a partire da venerdì e durante il mese di settembre, molti pre-ordini di iPhone sono programmati per essere consegnati ad ottobre", ha annunciato la società nel comunicato in cui informa dell'importante traguardo. Ulteriori unità verranno distribuite attraverso i canali fisici di rivendita a partire dal 19 settembre, in cui è lecito attendersi le ormai proverbiali code, tanto prese di mira (quanto invidiate?) dalla concorrenza diretta.

"iPhone 6 e iPhone 6 Plus sono migliori in tutto e siamo felici di vedere che i clienti li amano tanto quanto li amiamo noi", ha affermato Tim Cook, CEO di Apple. "I pre-ordini di iPhone 6 e iPhone 6 Plus hanno stabilito un nuovo record per Apple, e non vediamo l'ora di mettere i nostri migliori iPhone di sempre nelle mani dei nostri clienti questo venerdì". Le fasi di pre-order sono già state lanciate negli Stati Uniti e in Australia, Canada, Francia, Germania, Hong Kong, Giappone, Porto Rico, Singapore, Regno Unito. In questi paesi i due nuovi smartphone saranno commercializzati e spediti agli utenti a partire dal 19 settembre.

In Italia, ed in altre decine di nazioni, sarà possibile ordinare iPhone 6 e iPhone 6 Plus dal prossimo 26 settembre, tuttavia non è ancora chiara la data in cui saranno fattivamente disponibili sul mercato per l'acquisto. Di seguito elenchiamo le nazioni in cui iPhone 6 sarà disponibile a partire dal 26 settembre: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Isola di Man, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Portogallo, Qatar, Russia, Arabia Saudita, Spagna, Svezia, Svizzera, Taiwan, Turchia e Emirati Arabi Uniti.

iPhone 6 e iPhone 6 Plus "rappresentano gli aggiornamenti maggiori nella storia iPhone", scrive Apple nel comunicato. Due i nuovi modelli ed entrambi rivolti alla fascia alta: le differenze più evidenti sono relative al display, Retina HD da 4,7" e 5,5" (solo quest'ultimo è Full HD). Tuttavia le differenze non vengono circoscritte ai soli display. Solo il phablet ha una fotocamera con stabilizzazione ottica dell'immagine ed è prevedibile che abbia anche un SoC più performante, per garantire prestazioni simili nonostante la risoluzione video superiore. Sarà interessante valutare le reali differenze fra i due modelli, e soprattutto capire se iPhone 6 sia un "compatto" solo nelle dimensioni o se siano stati introdotti altri compromessi. Una parola, compromesso, che un acquirente non digerisce facilmente dopo aver speso un minimo di 729€.

iPhone 6 sarà disponibile in Italia in oro, argento o grigio siderale al prezzo suggerito di 729€ per il modello 16GB, 839€ per il modello 64GB e, per la prima volta, un nuovo modello da 128GB a 949€. iPhone 6 Plus sarà disponibile negli stessi colori al prezzo suggerito di 839€ per il modello 16GB, 949€ per il modello 64GB e 1.059€ per il nuovo modello da 128GB.

Maggiori dettagli su specifiche e prezzi sono disponibili in questa pagina.


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Notch sull'accordo Microsoft/Minecraft: 'Nessuna questione di soldi'

Markus 'Notch' Persson, Carl Manneh e Jakob Porser, i tre co-fondatori di Mojang, lasceranno il team di sviluppo dopo l'annuncio dell'acquisizione di Microsoft per 2,5 miliardi di dollari, per perseguire i propri interessi personali.

"Notch ha deciso di non rimanere a capo di una società che ha una tale importanza su scala globale", si legge sul blog ufficiale di Mojang. "Nel corso degli ultimi anni ha cercato di portare avanti dei progetti più piccoli, mentre Minecraft stava diventando troppo grande per lui. A quel punto l'unica opzione che rimaneva era quella di vendere Mojang. Continuerà ugualmente a fare cose interessanti, non vi preoccupate per quello".

"C'erano alcuni potenziali acquirenti dotati delle risorse necessarie per far crescere Minecraft come merita. Abbiamo lavorato con Microsoft sin dal 2012 e siamo rimasti colpiti dalla loro continua dedizione al nostro gioco e al suo sviluppo. Siamo fiduciosi che Minecraft continuerà a crescere come ha fatto fino a oggi".

Anche lo stesso Notch ha rilasciato un messaggio sul suo sito ufficiale, con il quale ha confermato il suo addio a Mojang. "Non è una questione di soldi, ma di sanità mentale", sono state le sue parole. "Non appena l'accordo sarà finalizzato lascerò Mojang e tornerò a lavorare su Ludum Dares e su altri piccoli esperimenti web. Se qualcuno dei miei progetti si rivelerà improvvisamente di successo, probabilmente lascerò subito Mojang".

"Vi amo, tutti. E vi ringrazio per aver fatto diventare Minecraft quello che è. Ma adesso siete decisamente in troppi, e non voglio essere responsabile di qualcosa di così grande. In un certo senso, Minecraft appartiene adesso a Microsoft, ma in un senso più grande appartiene a tutti voi".

In passato Notch aveva espresso forti perplessità contro il modo di agire di Microsoft, e aveva criticato il colosso di Redmond soprattutto per il suo approccio "chiuso" al mondo del gaming. Per questo ha suscitato scalpore la notizia dell'acquisizione: "Notch ha preso i 2,5 miliardi di dollari ed è scappato via", dicono molti fan.

È intervenuta anche la stessa Microsoft, per bocca di Phil Spencer, boss di Xbox, il quale ha ribadito l'impegno di Microsoft anche verso le altre piattaforme. Microsoft fornirà lo stesso tipo di supporto su tutti i formati, con un livello di impegno simile a quello profuso per le piattaforme Xbox.

"Abbiamo iniziato a lavorare cn Mojang su Minecraft circa tre anni fa, ma in quel momento non sapevamo davvero cosa potevamo ottenere", dice Spencer nel video che trovate in questa stessa pagina. "L'anno scorso lo abbiamo messo sul mercato ed è diventato il gioco online più venduto di sempre su Xbox 360".


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AIDA64 Extreme Edition

Written By Kom Limpulnam on Senin, 15 September 2014 | 15.11

scheda aggiornata 40 minuti fa

Utility di benchmarking dell'intero sistema, basata sul core engine del popolare tool Everest del quale rappresenta a tutti gli effetti l'evoluzione. Le note di rilascio di questa versione indicano tra le novità più significative la presenza di un nuovo benchmark multi-threaded OpenCL GPGPU aggiuntivo.

La nuova versione di AIDA 4.60 integra anche il supporto al più recente hardware introdotto sul mercato. Qui di seguito elenchiamo tutte le novità:

  • Microsoft Windows 8.1 Update 1 and Windows Server 2012 R2 Update 1 support
  • OpenCL GPGPU Benchmark Suite
  • AMD Mantle graphics accelerator diagnostics
  • Multi-threaded memory stress test with SSE, SSE2, AVX, AVX2, FMA, BMI and BMI2 acceleration
  • Optimized 64-bit benchmarks for AMD "Kaveri", "Bald Eagle", "Mullins", "Beema" APUs
  • Optimized 64-bit benchmarks for Intel Atom C2000 "Avoton" and "Rangeley" SoC
  • Optimized 64-bit benchmarks for Intel "Bay Trail" desktop, mobile and tablet SoC
  • Full support for the Intel "Haswell Refresh" platform with Intel "Wildcat Point" PCH
  • Razer SwitchBlade LCD support
  • Improved support for Intel "Broadwell" CPU
  • Preliminary support for AMD "Carrizo" and "Toronto" APUs
  • Preliminary support for Intel Quark X1000 "Clanton" SoC
  • Preliminary support for Intel "Skylake", "Cherry Trail", "Denverton" CPUs
  • Improved support for Intel "Haswell-E" CPU and DDR4 memory modules
  • Support for DDR4 XMP 2.0 memory profiles
  • Intel H97 and Z97 chipset based motherboards support
  • Socket AM1 motherboards support
  • CUDA 6.0 support
  • Improved support for OpenCL 2.0
  • Support for VirtualBox v4.3 and VMware Workstation v10
  • A-Data SP920, Crucial M550, Intel 730, OCZ Vector 150, OCZ Vertex 460, Samsung XP941 SSD support
  • GPU details for AMD Radeon R5, R7, R9 Series
  • GPU details for nVIDIA GeForce 700 and 800 Series

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Windows 9: nuovi video mostrano desktop multipli e centro notifiche

Winfuture.de continua a deliziarci con ulteriori video di Windows 9, che mostrano le nuove funzionalità aggiuntive della release della piattaforma operativa per desktop prevista per il 2015. I nuovi contenuti rilasciati dalla fonte tedesca appartengono ad una versione preliminare apparentemente rilasciata ad OEM e sviluppatori, probabilmente molto simile a quella che Microsoft ufficializzerà nel corso di un evento previsto per la fine di settembre.


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Gta 5 a novembre su PS4 e Xbox One, nel 2015 su PC

Written By Kom Limpulnam on Minggu, 14 September 2014 | 15.10

Grand Theft Auto V sarà disponibile dal 18 Novembre 2014 su PS4 e Xbox One. La versione PC sarà disponibile dal 27 Gennaio 2015. Lo ha appena annunciato Rockstar Games, che ha anche rilasciato il trailer Uno steccato e un cane di nome Skip, che riportiamo in questa pagina.

Oltre che a offrire una distanza visiva maggiore, le nuove versioni di Gta 5 gireranno a una risoluzione più alta. Il traffico risulterà più denso e ci sarà un nuovo sistema di gestione della vegetazione. I danni e gli effetti metereologici appariranno in forma migliore e non mancheranno nuove stazioni radio e nuove canzoni.

Gta 5 per PS4, Xbox One e PC conterrà armi inedite e i poligoni di tiro, insieme ad altre attività facoltative come la fotografia naturalistica. Altri animali saranno inclusi e torneranno alcuni veicoli già apparsi nei capitoli precedenti come Dukes e Dodo Seaplane. Grand Theft Auto Online, inoltre, sarà adattato a un numero più alto di giocatori, 30 per quanto riguarda le versioni Xbox One e PS4. Chi ha giocato su PS3 e Xbox 360 potrà anche trasferire i propri personaggi su PS4, Xbox One o PC.

Chi farà il pre-order del gioco, infine, riceverà un milione di dollari da spendere in Gta 5 o Gta Online.


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Cassazione: sì al rimborso se non si vuole Windows preinstallato su PC

La Corte di Cassazione ha stabilito che chi acquista un PC ha diritto alla restituzione del costo della licenza del sistema operativo, nel caso non se ne faccia uso. Nel caso in cui si voglia utilizzare un altro software, a partire da oggi, l'utente potrà chiedere il rimborso. Si tratta dell'esito di una causa intentata da Hewlett Packard, che la Cassazione si è sentita in dovere di bocciare sulla scia degli interventi operati in passato dagli organismi antitrust USA e dalla Commissione UE.

"Chi acquista un computer sul quale sia stato preinstallato dal produttore un determinato software di funzionamento (sistema operativo) ha il diritto, qualora non intenda accettare le condizioni della licenza d'uso del software propostegli al primo avvio del computer, di trattenere quest'ultimo restituendo il solo software oggetto della licenza non accettata, a fronte del rimborso della parte di prezzo ad esso specificamente riferibile", attraverso queste parole, la Cassazione ha concesso un rimborso di 140€ ad un consumatore fiorentino dopo un annoso processo.

Secondo la Cassazione, la preinstallazione di Windows (o di qualsiasi altro sistema operativo a pagamento) "risponderebbe, infatti, nella sostanza, a una politica commerciale finalizzata alla diffusione forzosa di quest' ultimo nella grande distribuzione dell'hardware". Un'imposizione che provocherebbe "riflessi a cascata" sulla diffusione di ulteriore software applicativo che dovrebbe sottostare a vincoli di "compatibilità ed interoperabilità" con la piattaforma operativa monopolista.

La sentenza della Cassazione è "a tal punto concreta da essere già stata fatta oggetto sotto vari profili di interventi restrittivi e sanzionatori da parte degli organismi antitrust USA e della stessa Commissione UE". In definitiva, a partire da oggi il cliente italiano potrà scegliere se mantenere l'installazione del sistema operativo nativo o ottenere il rimborso sul prezzo del software, ad eccezione dei casi in cui quest'ultimo è indispensabile per il corretto funzionamento della macchina.


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Apple Store in crash al lancio dei nuovi iPhone 6: molto richiesto il Plus

Come era prevedibile, Apple Store non ha retto alle centinaia di migliaia di persone che si sono riversate sul sito durante il lancio dei nuovi iPhone 6. Durante la mezzanotte locale, infatti, gli utenti che cercavano di prenotare una delle varianti del nuovo smartphone della Mela sono stati accolti da una lentezza generale della piattaforma e lunghi periodi di down.

Apple iPhone 6

Sembrerebbe molto richiesto iPhone 6 Plus che per alcuni momenti risultava esaurito anche nella economicamente proibitiva versione da 128GB. Dopo alcune ore, tuttavia, la situazione sembra essere tornata alla normalità, e nel sito americano tutte le versioni dei due modelli presentati sono ancora disponibili per il pre-order. Nel caso di iPhone 6 Plus bisognerà aspettare 7/10 giorni lavorativi per le versioni Grigio siderale e Argento, 3/4 settimane per quella in oro.

Una situazione simile la troviamo anche sugli store degli operatori telefonici americani. iPhone 6 Plus è anche in questo caso il dispositivo più richiesto. Nei mercati europei lo stato dei preordini non è troppo differente. In Francia e negli Stati Uniti iPhone 6 Plus sembra già essere esaurito, mentre sono ancora attivi i preordini di iPhone 6. Bisogna considerare, tuttavia, che Apple potrebbe aver immesso nei vari mercati un numero inferiore di iPhone 6 Plus, ed è probabilmente questo il motivo della disponibilità relativamente limitata.

Prima di ottenere i numeri di vendita dei nuovi modelli, infatti, è difficile trarre conclusioni. La fase di preordini di iPhone 6 è iniziata alle 00.01 del 12 settembre in Stati Uniti, Francia, Canada, Germania, Hong Kong, Singapore, Regno Unito, Australia e Giappone. In questi stati i dispositivi verranno spediti o venduti attraverso i canali retail il 19 settembre. Una volta disponibili sul mercato sarà interessante notare le differenze fra iPhone 6 e iPhone 6 Plus, sia prestazionali che sul fronte fotografico.

In Italia sarà possibile prenotare i due dispositivi a partire dal 26 settembre, ma non sappiamo ancora quando verranno distribuite al pubblico le prime unità. Entro la fine dell'anno i due iPhone raggiungeranno 115 nazioni in tutto il mondo.


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Fifa 15 demo in crash su PC: ecco come risolvere i problemi

Written By Kom Limpulnam on Sabtu, 13 September 2014 | 15.10

Numerosi utenti hanno riportato alcuni problemi durante l'esperienza di gioco di Fifa 15 demo, rilasciata ultimamente da EA Sports per Xbox 360, Xbox One, PlayStation 3, PlayStation 4 e PC negli scorsi giorni. La software house ha già fatto sapere di essere a conoscenza della presenza di due bug all'interno delle versioni per PC e PlayStation 4.

Fifa 15 demo

Il problema occorso su PC è aggirabile attraverso un workaround che ha pubblicato lo stesso sviluppatore sul sito ufficiale: "Alcuni giocatori di Fifa 15 demo su PC ci hanno riferito di un crash che avviene durante il video di introduzione, non appena selezionato il linguaggio", si legge sul sito di supporto EA. Per risolvere il problema bisogna cambiare il percorso predefinito della cartella Documenti, dopo aver effettuato un backup per preservare l'integrità dei dati, qualora il processo non andasse a buon fine.

Di seguito riportiamo la procedura da effettuare, in base alle parole della stessa EA:

  1. Creare una cartella chiamata Documents su C:\
  2. Da C:\ entrare nella cartella Utenti, e poi nella cartella contrassegnata con nome utente usato su Windows
  3. Cliccare con il tasto destro del mouse su Documenti e selezionare Proprietà
  4. Selezionare la tab Percorso
  5. Premere sul pulsante Sposta
  6. Nella nuova finestra selezionare C:\, recarsi sulla cartella Documents creata poco prima e premere sul pulsante Selezione cartella
  7. Una volta finito il trasferimento dei file, lancia il gioco.

Per ripristinare lo stato di default della cartella Documenti bisogna ripetere i passi dal 2 al 3 e poi selezionare il pulsante Ripristina.

Si sono verificati anche "problemi di lag e connettività intermittente" nel gameplay di Fifa 15 demo per gli utenti PlayStation 4. Un team sta attualmente indagando sui bug in modo da trovare al più presto una soluzione per l'incresciosa situazione.

Fifa 15 demo per PC è attualmente disponibile su Origin. Ne abbiamo parlato in precedenza fornendovi il link per il download.


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Gta 5 a novembre su PS4 e Xbox One, nel 2015 su PC

Grand Theft Auto V sarà disponibile dal 18 Novembre 2014 su PS4 e Xbox One. La versione PC sarà disponibile dal 27 Gennaio 2015. Lo ha appena annunciato Rockstar Games, che ha anche rilasciato il trailer Uno steccato e un cane di nome Skip, che riportiamo in questa pagina.

Oltre che a offrire una distanza visiva maggiore, le nuove versioni di Gta 5 gireranno a una risoluzione più alta. Il traffico risulterà più denso e ci sarà un nuovo sistema di gestione della vegetazione. I danni e gli effetti metereologici appariranno in forma migliore e non mancheranno nuove stazioni radio e nuove canzoni.

Gta 5 per PS4, Xbox One e PC conterrà armi inedite e i poligoni di tiro, insieme ad altre attività facoltative come la fotografia naturalistica. Altri animali saranno inclusi e torneranno alcuni veicoli già apparsi nei capitoli precedenti come Dukes e Dodo Seaplane. Grand Theft Auto Online, inoltre, sarà adattato a un numero più alto di giocatori, 30 per quanto riguarda le versioni Xbox One e PS4. Chi ha giocato su PS3 e Xbox 360 potrà anche trasferire i propri personaggi su PS4, Xbox One o PC.

Chi farà il pre-order del gioco, infine, riceverà un milione di dollari da spendere in Gta 5 o Gta Online.


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Cassazione: sì al rimborso se non si vuole Windows preinstallato su PC

La Corte di Cassazione ha stabilito che chi acquista un PC ha diritto alla restituzione del costo della licenza del sistema operativo, nel caso non se ne faccia uso. Nel caso in cui si voglia utilizzare un altro software, a partire da oggi, l'utente potrà chiedere il rimborso. Si tratta dell'esito di una causa intentata da Hewlett Packard, che la Cassazione si è sentita in dovere di bocciare sulla scia degli interventi operati in passato dagli organismi antitrust USA e dalla Commissione UE.

"Chi acquista un computer sul quale sia stato preinstallato dal produttore un determinato software di funzionamento (sistema operativo) ha il diritto, qualora non intenda accettare le condizioni della licenza d'uso del software propostegli al primo avvio del computer, di trattenere quest'ultimo restituendo il solo software oggetto della licenza non accettata, a fronte del rimborso della parte di prezzo ad esso specificamente riferibile", attraverso queste parole, la Cassazione ha concesso un rimborso di 140€ ad un consumatore fiorentino dopo un annoso processo.

Secondo la Cassazione, la preinstallazione di Windows (o di qualsiasi altro sistema operativo a pagamento) "risponderebbe, infatti, nella sostanza, a una politica commerciale finalizzata alla diffusione forzosa di quest' ultimo nella grande distribuzione dell'hardware". Un'imposizione che provocherebbe "riflessi a cascata" sulla diffusione di ulteriore software applicativo che dovrebbe sottostare a vincoli di "compatibilità ed interoperabilità" con la piattaforma operativa monopolista.

La sentenza della Cassazione è "a tal punto concreta da essere già stata fatta oggetto sotto vari profili di interventi restrittivi e sanzionatori da parte degli organismi antitrust USA e della stessa Commissione UE". In definitiva, a partire da oggi il cliente italiano potrà scegliere se mantenere l'installazione del sistema operativo nativo o ottenere il rimborso sul prezzo del software, ad eccezione dei casi in cui quest'ultimo è indispensabile per il corretto funzionamento della macchina.


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Dropbox

Written By Kom Limpulnam on Jumat, 12 September 2014 | 15.10

scheda aggiornata 1 ora fa

Dropbox permette di memorizzare files online, accedendo da diverse locazioni e mantenendo sincronizzazione in modo automatico. Non solo: Dropbox permette di condividere automaticamente files tra utenti differenti mantenendo un'interfaccia utente estremamente semplice e intuitiva.


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Forte domanda per i prodotti wearables anche nel mercato italiano

Il mondo dei wearables guarda con interesse anche al mercato italiano, secondo i più recenti dati proposti da IDC. I numerosi annunci di nuove tipologie di prodotti che rientrano in questa categoria avvenuti nelle ultime 2 settimane tra IFA e keynote Apple fanno prevedere una evoluzione delle vendite dopo il debutto avvenuto nel corso del 2013.

Per l'anno in corso IDC stima vendite in Italia per circa 700.000 prodotti wearable, con una crescita superiore al 190% rispetto a quanto registrato nel corso del 2013. Le stime per il 2018 prevedono un totale di oltre 3 milioni di prodotti wearable venduti nel nostro paese, con una crescita annua pari al 67% nel periodo compreso tra 2013 e 2018.

Secondo IDC è da considerare quale wearable un qualsiasi tipo di dispositivo indossabile che integri al proprio interno un microprocessore. Da questo la necessità di eseguire una migliore identificazione dei vari prodotti presenti sul mercato, che IDC effettua in base a 3 categorie:

  • Complex Accessories: sono device creati per poter lavorare solo parzialmente in modo indipendente e che richiedono la connessione ad uno smart connected device per poter essere pienamente operativi. In questa categoria rientra gran parte degli innumerevoli braccialetti per il fitness o per il controllo dell'attività sportiva. Questi raccolgono dati e in alcuni casi comunicano tramite display, tuttavia necessitano di un offload dei dati su internet, tramite un device connesso, per poter salvare le attività ed elaborarle.
  • Smart Accessories: sono dispositivi che hanno la possibilità di installare app o software di terze parti, che ne possono quindi ampliare le funzionalità. Per la piena operatività di questi dispositivi rimane comunque necessaria la connessione a uno smart device, a sua volta connesso a internet. Esempi di device di questo tipo sono molti smartwatch, quelli non dotati di SIM per intenderci.
  • Smart Wearables: sono device che possono funzionare in piena autonomia, senza la necessità di appoggiarsi ad altri device. Si connettono autonomamente a internet e hanno la possibilità di istallare app e software di terze parti, con l'intento di espanderne le funzionalità. Un esempio di questi device sono i Google Glass o gli smartwatch dotati di SIM.

La categoria dei Complex Accessories è quella che nel corso del 2013 ha caratterizzato la maggior parte delle vendite, con circa il 70% del totale di mercato a livello globale e una quota dell'80% circa in Italia. La restante parte delle vendite è da circoscrivere pressoché totalmente nella categoria degli Smart Accessories ma già da quest'anno si assiste ad un progressivo spostamento verso questa seconda categoria, per la quale si prevede una quota di mercato che raggiungerà a breve il 50% del totale anche nel mercato nazionale.

La domanda da parte dei consumatori per dispositivi wearables è quindi prevista in costante crescita, grazie anche alla progressiva saturazione del mercato degli smartphone. Sarà in ogni caso importante verificare i prezzi di questi prodotti, elemento indispensabile per assicurarne una adeguata diffusione in volumi sul mercato. Le più recenti stime indicano come i consumatori siano maggiormente interessati ad acquistare braccialetti e orologi quali dispositivi wearables, seguiti dagli occhiali. Dispositivi specifici come capi di abbigliamento e scarpe vantano un interesse minore, in quanto considerati tipicamente accessori legati all'allenamento sportivo e quindi circoscritti ad un target specifico.

Tecnologia, prodotti segmentati e prezzo sono quindi le dinamiche legate alla diffusione dei prodotti wearables nel nostro mercato ma non dobbiamo trascurare anche l'impatto dell'estetica e del design. Questi sono prodotti che abbinano funzionalità pratiche all'essere in qualche modo indossati e quindi mostrati, pertanto anche l'aspetto estetico riveste un ruolo fondamentale per il successo di mercato. Non deve quindi stupire notare come in un po' tutti gli annunci di nuovi prodotti avvenuti nelle ultime due settimane questo aspetto sia stato curato con la massima attenzione, anche da parte di aziende storicamente sempre più attente alla pura componente tecnologica dei propri prodotti.


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Adozione del cloud, oltre la metà delle imprese europee non è pronta

Una nuova indagine condotta dalla società di mercato International Data Corporation ha individuato che dipartimenti IT delle aziende europee hanno bisogno di compiere significativi miglioramenti prima di poter abbracciare completamente le architetture cloud e trasformarsi in fornitori di servizi cloud interni. Interrogati sul livello di preparazione nell'esecuzione di una strategia cloud, i rispondenti europei hanno ammesso livelli di fiducia inaspettatamente bassi:

-il 56% dei dipartimenti IT Europei non è in grado di trovare staff qualificato che supporti con efficacia i progetti cloud
-il 61% sta avendo difficoltà ad aggiornare le competenze dei propi impiegati affinché possano valutare con efficienza, negoziare contratti e gestire relazioni con i provider di servizi cloud
-il 70% deve ancora imparare come utilizzare in maniera efficace strumenti di automazione, self-service e orchestrazione

L'indagine di IDC ha raccolto il parere di impiegati IT e non-IT con ruoli di responsabilità in 1109 organizzazioni nel mondo, incluse 304 in Europa (100 nel Regno Unito). L'indagine ha confermato però quanto l'evidenza già suggerisce: la maggior parte dei dipartimenti IT Europei richiede ancora un buon grado di trasformazione e ha bisogno di investire ulteriormente nelle persone, nei processi e nella tecnologia per far maturare le proprie architetture cloud.

Carla Arend, program director Cloud Practice per IDC, ha commentato: "L'uso del cloud computing come tecnologia business-critical sta velocemente modificando il modo in cui le compagnie e le istituzioni valutano, approvvigionano e allestiscono gli asset IT. L'impiego efficace di strumenti di automazione, self-service e orchestrazione resta comunque la sfida maggiore per le organizzazioni IT, mentre definire con accuratezza i costi ed implementare modelli di controllo dei costi è un ostacolo nel business e nelle relazioni IT. Il passaggio verso il cloud computing richiede un cambiamento in tutta l'organizzazione - nelle persone, nei processi e nella tecnologia".

Le organizzazioni IT si vedono come service provider focalizzato sulle priorità di business: circa la metà degli intervistati ha già raggiunto questo cambiamento nell'approccio mentale, dove i dipartimenti IT hanno abbracciato l'approccio IT-as-a-service e sono pronti a rinegoziare i livelli di servizio e a mettersi a disposizione degli utenti di business esattamente come un service provider. Solamente il 5% degli intervistati non ha ancora considerato questa trasformazione come un ambito su cui concentrarsi.

Nel complesso, comunque, l'indagine ha rilevato come il ritorno sull'investimento rimanga difficile da dimostrare. Solamente un terzo delle organizzazioni europee è in grado di costruire una giustificazione economica comprensiva per i progetti cloud. Riuscire a capire a fondo le implicazioni, i costi e i benefici di un processo trasformazionale quale è l'implementazione del cloud computing è molto difficile, ma senza affrontare un solido studio di sostenibilità è altrettanto difficile dimostrare il successo dei progetti cloud.

Il 41% degli intervistati cerca di sfruttare il cloud per riuscire a guadagnare un vantaggio di business, lasciando il 59% delle realtà europee non in grado di portare i progetti cloud oltre la barriera dei progetti infrastrutturali dell'IT. I benefici reali dei progetti cloud potranno essere realizzati solo se verranno usati per condurre l'innovazione di business e il vantaggio competitivo.

"La spesa per i servizi cloud e per le fondamenta degli ambienti cloud ha visto una crescita del 25% in Europa rispetto ai 12 mesi precedenti, ma la spinta da parte dei service provider potrebbe iniziare a perdere vigore nei prossimi anni se i buyer IT e i dirigenti delle linee di business non sono valutati per il loro livello di maturità cloud e quindi aiutati a sgretolare sistematicamente gli ostacoli all'adozione" ha osservato Giorgio Nebuloni, research manager Cloud Practice per IDC.


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Destiny vende per 500 milioni di dollari nel primo giorno

Written By Kom Limpulnam on Kamis, 11 September 2014 | 15.10

Activision ha annunciato che la società ha registrato vendite per oltre 500 milioni di dollari grazie a Destiny ai punti vendita e alle prime parti in tutto il mondo come Day One.

Destiny

Destiny è stato lanciato con oltre 11,000 aperture notturne in tutto il mondo, mentre i fan in oltre 178 paesi (Source: Radian6) hanno condiviso il loro fervore su YouTube e sui social media.

In Destiny, i giocatori vestono i panni di un Guardiano dell'ultimo luogo abitato ancora sicuro sulla Terra, capace di esplorare le antiche rovine del nostro sistema solare in un universo sociale e vivente ricco di altri giocatori. Bisogna affrontare diverse missioni in vari pianeti, come Marte e Venere, ognuno con caratteristiche e scenari differenti. Nel corso dell'avventura sarà possibile migliorare il proprio equipaggiamento e le abilità del soldato impersonato. Oltre alle missioni della storia si potranno, poi, affrontare missioni co-op e missioni competitive all'interno de Il Crogiolo, in un contesto da gioco multiplayer di massa.

Per tutti i dettagli su Destiny consultate questo articolo, mentre a breve avrete anche la recensione completa.


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Dropbox

scheda aggiornata 1 ora fa

Dropbox permette di memorizzare files online, accedendo da diverse locazioni e mantenendo sincronizzazione in modo automatico. Non solo: Dropbox permette di condividere automaticamente files tra utenti differenti mantenendo un'interfaccia utente estremamente semplice e intuitiva.


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iPhone 6 e Watch: ecco come vedere l'evento di presentazione per intero (e senza lag)

Lo scorso martedì, lo streaming della presentazione di iPhone 6 e Watch non è stato fra i più stabili, con continue disconnessioni verificate da un numero assolutamente elevato di utenti. Più che l'elevato traffico mosso dagli spettatori, la colpa è da addurre al sistema di live-blogging che la società ha utilizzato per la prima volta, e che avrebbe provocato dei malfunzionamenti al video ogni volta che veniva pubblicato un nuovo contenuto.

iTunes, come vedere evento di presentazione Apple

L'evento è disponibile attraverso il sito web ufficiale, come da tradizione Apple, tuttavia il funzionamento dello script non ci è sembrato dei migliori (su Chrome, Opera e Internet Explorer ci appare una schermata nera, senza il plug-in del video). È possibile, per fortuna, visualizzare l'intero evento con iTunes, metodo che ci è apparso assolutamente più funzionale e, soprattutto, più stabile.

Indirizzando il browser nella pagina degli Apple Keynote, qui, troveremo l'evento di presentazione di martedì scorso nella prima riga della lista. Cliccando sul link sarà possibile visualizzare il contenuto direttamente su iTunes, o scaricarlo se si vuole vedere offline in un secondo momento. Naturalmente dovremo installare il media player Apple, iTunes, sul nostro sistema prima di operare questa procedura. Il download può essere lanciato da questa pagina.

Vi ricordiamo che potete trovare tutte le novità dell'evento all'interno di questo articolo mentre, nello specifico, in questa pagina abbiamo parlato di iPhone 6 e iPhone 6 Plus, e in questa di Apple Watch.


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Annunciata la data di lancio di Batman Arkham Knight

Written By Kom Limpulnam on Rabu, 10 September 2014 | 15.10

Warner Bros. Interactive Entertainment ha annunciato che Batman: Arkham Knight verrà pubblicato il 2 giugno 2015.

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Originariamente previsto per la fine di quest'anno, il nuovo titolo firmato da Rocksteady era stato posticipato al 2015 già nello scorso mese di giugno. Al momento non è stato confermato se questa data riguarderà solamente gli USA o verrà estesa anche al mercato europeo. Contestualmente alla data della release sono state poi annunciate due edizioni da collezione particolarmente interessanti ma altrettanto costose. La Limited Edition conterrà al suo interno un art book, una steel book, un fumetto di Arkham Knight in edizione limitata, tre skin del personaggio New 52 e una statua celebrativa di Batman. Il prezzo per questa edizione sarà di 99 dollari/99 euro.

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La Batmobile Edition avrà gli stessi contenuti della Limited ma in sostituzione alla statua presenterà al suo interno una dettagliata riproduzione della Batmobile, realizzata da Triforce. Questa statua sarà perfettamente trasformabile, potendo pertanto assumere tutte le sembianze apprezzabili all'interno del gioco. Il prezzo di questa seconda edizione è decisamente meno alla portata delle masse, si parla infatti di 199 dollari e 199 euro per l'europa. Sarà inoltre disponibile esclusivamente per gli acquirenti delle edizioni console.

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Getty Images in tribunale contro Microsoft per Bing Image Widget

Getty Images in tribunale contro Microsoft per Bing Image Widget

"Il nuovo tool rilasciato in beta da Microsoft per embeddare una gallery fotografica creata dalla ricerca di un termine sul motore di ricerca infrange il copyright secondo Getty Images"

Getty Images è finita abbastanza spesso sulle pagine dei giornali per questioni riguardanti il copyright delle immagini che distribuisce, a volte prendendosela anche coi 'pesci piccoli'. Nei primi mesi di quest'anno Getty Images aveva messo a disposizione (anche per evitare un po' di dispute legali con siti e blog) un tool per incorporare all'interno di pagine web gallerie fotografiche delle immagini del suo catalogo in modo libero.

Microsoft ha fatto qualcosa di simile, ma è scivolata pensantemente sulla materia del copyright: con Bing Image Widget, lanciato nel corso del mese di agosto in versione beta, infatti, è possibile incorporare in una pagina web una galleria fotografica coi risultati di una ricerca sul noto motore di ricerca. Un'operazione facilissima che aveva avuto riscontri molto positivi dagli utenti, peccato che le immagini che vengono visualizzate sono tutte e non filtrate, facendo apparire anche quelle di non libero utilizzo e coperte da diritto d'autore.

Getty Images ha quindi citato in giudizio il colosso di Redmond e pare avere argomenti molto solidi, tanto che il servizio di Microsoft è stato immediatamente sospeso, in attesa di ulteriori investigazioni da parte dell'azienda di Redmond.


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Rivelato il nome definitivo di Android 'L' 5.0: è Lion

È Lion il nome della nuova versione di Android, chiamata L dalla stessa Google durante l'evento di presentazione dello scorso maggio. L'indiscrezione proviene da alcune immagini trapelate dal database di benchmark GFXBench, in cui appaiono le specifiche tecniche di Nexus 5 (2014), atteso per i prossimi mesi dell'anno.

Android L

Si è speculato a lungo sul nome della prossima release di Android, la 5.0 che introduce il nuovo Material Design fra le tante novità della major release. Si è parlato di Lemon Meringue Pie, basandosi soprattutto sul Key Lime Pie che era apparso per le versioni preliminari di quello che poi è diventato KitKat dopo gli accordi maturati con Nestlè.

Ed in effetti Lion ha molto senso, proprio in relazione agli accordi di cui sopra. Tutto quadra secondo le finalità commerciali della partnership fra le due società che pertanto sembra espandersi alla prossima versione del sistema operativo, e che probabilmente vedremo fruttare anche nelle versioni successive.

Per quanto concerne le specifiche tecniche di Nexus 5 (2014), le elenchiamo di seguito.

  • Display: 5,2" Quad HD (1440x2560)
  • Sistema operativo: Android 5.0 Lion
  • SoC: Qualcomm Snapdragon 805, quad-core da 2,7GHz e GPU Adreno 420
  • Memoria: 3GB RAM, 32GB storage integrato
  • Fotocamere: posteriore da 12 megapixel, frontale da 2 mehapixel

Al momento mancano informazioni ufficiali circa le date del debutto dello smartphone: seguendo il ruolino di marcia degli anni passati della società, Nexus 5 (2014) potrebbe essere commercializzato a partire da ottobre. Come successo in passato, Google potrebbe annunciarlo senza eventi di presentazione particolarmente rumorosi. La famiglia di dispositivi Nexus è nota soprattutto per l'invidiabile rapporto qualità/prezzo, ottenuto anche per un marketing sostanzialmente assente, basato sulla stessa qualità del prodotto piuttosto che su pubblicità mirate.


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Chromium

Written By Kom Limpulnam on Selasa, 09 September 2014 | 15.10

scheda aggiornata 1 ora fa

Chromium è un browser web open source che punta a fornire uno strumento di accesso al web che sia più sicuro, stabile e veloce, basato sull'engine di Google Chrome. Mentre Google Chrome viene ufficialmente aggiornato una o due volte al mese, Chromium viene solitamente aggiornato diverse volte al giorno per rendere disponibili tutte le nuove funzionalità e gli ultimi fix disponibili.


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Fifa 15 demo disponibile al download

La demo di Fifa 15 è finalmente disponibile al download per Xbox One. Lo si può lanciare attraverso l'applicazione Xbox One SmartGlass per dispositivi Windows Phone. Questa demo permette di giocare con Barcellona, Borussia Dortmund, Liverpool, Chelsea, Manchester City, Napoli, PSG e Boca Juniors.

Fifa 15, link per il download

Electronic Arts ha già fatto sapere che nel corso della giornata sarà disponibile per tutte le piattaforme, fra cui Xbox 360, PlayStation 3, PlayStation 4, oltre a Xbox One e PC. La pagina verrà aggiornata con il link di download della demo di Fifa 15 per PC.

Il debutto del gioco completo è atteso per il 25 settembre. Per ingannare l'attesa del download vi lasciamo alla playlist del canale YouTube ufficiale che sviscera tutte le novità della nuova edizione del simulatore calcistico.


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Soluzioni di sicurezza Kaspersky 2015: protezione anche sul Wi-Fi

Nei giorni scorsi Kaspersky Labs ha presentato anche in Italia le versioni 2015 dei propri prodotti di punta dedicati all'utenza consumer: si tratta di Kaspersky Anti-Virus 2015 e Kaspersky Internet Security 2015 , a cui si aggiunge poi e Kaspersky Internet Security – Multi-Device 2015 con licenza fruibile in modalità multi-device e usabile anche su dispositivi Android o iOS. I nuovi prodotti Kasperky offrono un differente livello di protezione affiancando alla semplice rilevazione dei malware anche altri moduli, con funzionalità tali da far fronte alle molteplici minacce online.

Nel corso degli anni, oltre alla semplice rilevazione e rimozione di malware da parte delle più diffuse suite di sicurezza si sono aggiunte funzionalità in grado di offrire una sicurezza più completa, tale da tenere in considerazione anche eventuali situazioni a rischio non direttamente legate al malware. Per l'edizione 2015 Kaspersky Labs ha voluto integrare un modulo di protezione dedicato alle reti Wi-Fi: il software controlla le caratteristiche di sicurezza della rete wireless a cui si è connessi e notifica eventuali anomalie all'utente.

Una funzionalità simile si rivela utile per compiere in maniera consapevole delle scelte relative al tipo di attività da fare online usando una determinata rete Wi-FI. Qualora infatti si ricevesse la notifica di una rete Wi-Fi non del tutto sicura ci si potrà limitare ad utilizzarla per la navigazione sporadica e non certo per l'utilizzo di servizi online più delicati, per i quali ad esempio si dovrebbero anche digitare credenziali di accesso.

Un ulteriore nuovo modulo si occupa di controllare l'attività della webcam eventualmente connessa al sistema. Il software di Kaspersky rileverà quali software stanno provando a utilizzare la particolare periferica e notificheranno l'evento al'utente. Le note di rilascio diffuse da Kaspersky segnalano poi un miglioramento delle caratteristiche legate alla rilevazione in tempo reale del malware, oltre a una nuova protezione dedicata all'individuazione di attività malevole legate al furto di dati.

L'autunno è solitamente la stagione in cui i principali produttori di soluzioni per la sicurezza rendono pubbliche le nuove release delle proprie suite; Kaspersky Labs ha già assolto al proprio compito, ora si attendono gli altri concorrenti. Da parte di Symantec, ad esempio, tra pochi giorni verrà presentato il nuovo aggiornamento 2015 dedicato ai prodotti Norton.


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I sistemi Chromebook sono i netbook del futuro?

Written By Kom Limpulnam on Senin, 08 September 2014 | 15.10

Sono ormai trascorsi circa 3 anni dall'annuncio dei primi sistemi Chromebook, PC notebook abbinati a sistema operativo Chrome OS di Google di dimensioni non particolarmente contenute ma caratterizzati dal costo accessibile. Sono queste proposte che si posizionano sul mercato quali alternative ai tanti PC notebook di fascia economica basati su sistema operativo Windows, proponendo un approccio differente in termini di OS e una dipendenza dall'accesso al web molto più elevata di quanto non accada con un PC Windows.

Nel corso degli ultimi anni i Chromebook hanno registrato una crescita nei volumi di vendita molto particolare: se in Italia sono di fatto pressoché assenti dai dati di commercializzazione, in USA stanno riscuotendo un notevole successo tanto da far direttamente tornare con la memoria ai tempi dei netbook e una dinamica simile si sta presentando in altre nazioni europee come l'Inghilterra.

Gli scorsi anni il fenomeno dei tablet è stato visto quale causa dell'uscita dal mercato dei netbook, soppiantati nelle preferenze dei consumatori dai tablet in quanto ritenuti più pratici per un utilizzo basato sul consumo di informazioni più che sulla loro creazione. La stessa spiegazione è stata data per giustificare il calo nelle vendite dei PC tradizionali, per quanto questo sia in parziale controtendenza nel corso del 2014.

samsung_chromebook.jpg (35280 bytes)

I Chromebook potrebbero in parte spostare l'interesse dei consumatori dai tablet in quanto si tratta di dispositivi capaci di una notevole autonomia di funzionamento con batteria, soprattutto quando basati su SoC con architettura ARM, ma costruiti su un design che è quello tipico dei PC notebook con tastiera. Questo aspetto facilita la produttività e si rileva fondamentale in un ambito che sta vedendo i Chromebook guadagnare costantemente quote di mercato: quello del settore educational.

Nelle scuole l'accesso web non è un problema e la possibilità di fornire sistemi portatili con tastiera più pratica rispetto al dotare gli studenti di tablet. C'è anche l'aspetto economico da tenere in considerazione: un Chromebook può avere un listino medio più accessibile di un tablet con display dalla diagonale simile, risultando essere anche più robusto e quindi capace di durare nel tempo.

E' proprio nell'ambito educational che i produttori di Chromebook puntano sullo sviluppo di mercato, auspicandone l'effetto traino sugli acquisti anche da parte dei consumatori tradizionali e se possibile delle aziende. Non sorprende quindi vedere stime di vendite attese per i prossimi anni che saranno molto sostenute, e allo stesso tempo Microsoft scendere in campo con forza assieme ai produttori di PC. All'IFA di Berlino abbiamo visto sia annunci di nuovi Chromebook sia sistemi, come Asus EeeBook, che sono dei notebook di ridotte dimensioni basati su sistema operativo Windows ma proposti a listini estremamente aggressivi proprio per contrastare l'ascesa dei Chromebook.

E in Italia? Nel nostro mercato, quantomeno al momento attuale, i Chromebook non sembrano essere ancora in grado di catturare l'attenzione dei consumatori. Manca forse l'effetto traino del mondo educational che vorrebbe portare maggiore innovazione nelle scuole a partire da quelle primarie ma che è alla costante presa con la mancanza di fondi non solo per l'innovazione, ma anche per le necessità base di una qualsiasi scuola.


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Filezilla

scheda aggiornata 1 ora fa

Semplice e intuitivo client ftp in grado di gestire contemporaneamente più sessioni di trasferimento supportando anche le opzioni di resuming. L'utente ha la possibilità di creare un elenco di indirizzi preferiti ai quali saranno anche associate le credenziali di accesso. Sul fronte della sicurezza supporta sessioni SSL e può essere utilizzato anche tramite proxy. Inoltre, per una più semplice gestione dei trasferimenti molte opzioni sono disponibili in drag and drop.

Qui di seguito le novità introdotte nell'ultima release:

3.9.0.5 (2014-09-06) - Fix auto-updater not being able to download updates


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iPhone 6 acceso e funzionante: online la prima video-recensione

L'annuncio di iPhone 6 è stato anticipato da una serie di video che ritraggono quello che con molte probabilità sarà il protagonista sul palco del Flint Center di Cupertino il 9 settembre. Nei video vengono descritte le funzionalità basilari dello smartphone della Mela della prossima generazione, mentre risulta molto sospetto il cambio di icona di Passbook.

Secondo alcune indiscrezioni non ancora confermate dalla società, Apple avrebbe siglato alcuni accordi per introdurre un nuovo sistema di pagamenti all'interno del proprio iPhone, probabilmente supportato da un chip NFC. Si tratta di uno standard che i top di gamma della concorrenza dispongono ormai da tempo, ma che Apple potrebbe introdurre "a modo suo", come ormai tradizione per il gigante di Cupertino.


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Unreal Engine 4 gratuito per le scuole

Written By Kom Limpulnam on Minggu, 07 September 2014 | 15.10

Epic Games ha annunciato un nuovo programma attraverso il quale fornisce accesso illimitato a Unreal Engine 4 per gli scopi accademici. Epic si dice impegnata a supportare studenti e scuole, nel tentativo di aiutare le imprese che acquisiscono la licenza Ua4 a entrare in contatto con sviluppatori qualificati.

Unreal Engine 4

Il motore può essere installato e utilizzato su tutti i computer delle scuole che aderiscono all'iniziativa. Le scuole, inoltre, possono fornire gratuitamente licenze personali del software agli studenti iscritti ai corsi sullo sviluppo dei videogiochi, così come di informatica, arte, architettura, simulazione e programmi di visualizzazione.

Le scuole e gli studenti riceveranno i normali aggiornamenti che Epic dispensa a coloro che sottoscrivono il regolare abbonamento da 19 dollari mensili. Naturalmente gli enti accademici non possono rilasciare prodotti commerciali basati sulla licenza Unreal Engine 4 se non pagando la classica royalty del 5%. Ulteriori dettagli si trovano a questo indirizzo.

Non è l'unica novità per Unreal Engine 4, visto che Epic annuncia anche il lancio dell'Unreal Engine Marketplace. In un unico luogo, adesso, gli sviluppatori possono comprare e vendere tutti quegli asset che possono essere utili nello sviluppo di un videogioco, come oggetti, personaggi, suoni e anche pezzi di codice C++ già pronti. Tutti questi asset possono essere utilizzati così come sono o modificati sulla base delle esigenze del proprio progetto.

Il marketplace offre anche demo gratuite, tutorial e giochi completi, attraverso i quali Epic vuole aiutare gli sviluppatori a fare i primi passi nel mondo di Unreal Engine 4. I creatori di contenuti riceveranno il 70% dei profitti su ogni vendita realizzata, mentre il 30% andrà ad Epic. Tutti i contenuti saranno venduti con una licenza a vita che consentirà agli acquirenti di modificarli quando e come vorranno, per un numero illimitato di volte. Si tratta di politiche molto simili a quelle adottate da Unity per lo Unity Asset Store. Altri dettagli sul nuovo Marketplace si trovano qui.

Il modello di sottoscrizione di Unreal Engine 4 ha debuttato al GDC dello scorso marzo, quando Tim Sweeney diceva che con questa strategia Epic intendeva rendere il proprio motore "accessibile come un MMO".


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E' Megan Smith il nuovo CTO degli Stati Uniti d'America

Megan Smith, vicepresidente di Google nonché una delle donne più influenti nel panorama della tecnologia, è stata nominata nuovo Chief Technology Officer per gli Stati Uniti. Smith, laureata al MIT, ha recentemente supervisionato i segretissimi progetti di Google X e prima di questo incarico ha coordinato il team di sviluppo del business per nove anni.

Smith sarà affiancata da Alex Macgillivray, precedentemente responsabile legale per Twitter, il quale è stato nominato vice-CTO. Si tratta di una scelta piuttosto interessante poiché durante la militanza in Twitter Macgillivray è stato uno dei principali sostenitori di una posizione di indipendenza dal governo USA e di resistenza alle richieste di dati da parte delle autorità.

La figura del CTO USA è stata istituita da relativamente poco tempo. Il primo ad operare in questo ruolo è stato Aneesh Chopra, in carica dal 2009 al 2012, e seguito da Todd Park che ha lasciato libera la propria poltrona lo scorso agosto.

John Holdren, consigliere scientifico presidenziale, ha dichiarato: "Smith dirigerà le politiche e le iniziative dell'Amministrazione nel campo dell'information technology, proseguendo l'operato dei suoi predecessori per accelerare il conseguimento dei benefici che le tecnologie avanzate di comunicazione e informazione possono portare per ogni settore dell'economia e per ogni aspetto della vita umana".

Sebbene il ruolo di CTO sia stato designato da poco tempo, la nomina di due esponenti di rilievo delle più prominenti realtà tecnologiche americane dimostra come la Casa Bianca consideri la posizione con particolare attenzione. Smith e Macgillivray avranno modo, anche a fronte di uno storico così breve, di meglio definire quale debba essere l'operato del CTO nel contesto dell'amministrazione USA.

E' bene osservare, a tal proposito, che proprio Todd Park ha saputo dare importanza alla figura del CTO USA, istituendo anzitutto il programma Presidential Innovation Fellows, che porta giovani talenti della tecnologia all'interno della Casa Bianca per un periodo di due ann, e ha poi coordinato una serie di misure per risolvere i problemi tecnici sorti con il lancio del sito Healthcare.gov.


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Nuovo Motorola Moto G ufficiale: cresce il display ma non il prezzo

Motorola annuncia al pubblico la nuova generazione di Moto G, un dispositivo che riprende la componentistica interna del modello originale e cambia alcuni dettagli. La società americana rilevata di recente da Lenovo ha presentato in giornata anche Moto X e Moto 360, di cui abbiamo parlato precedentemente.

Motorola Nuovo Moto GMotorola Nuovo Moto G

Il nuovo Moto G presenta un display HD da 5 pollici con due vistosi altoparlanti stereo frontali disposti lungo le estremità. Il processore integrato è un quad-core da 1,2GHz con GPU Adreno 305, supportato da 1GB di RAM e 8/16GB di storage integrato. Il comparto fotografico guadagna un modulo da 8 megapixel (rispetto ai 5 della precedente generazione), mentre la fotocamera frontale sarà da 2 megapixel.

Resta da 2.070mAh la batteria integrata, ma logicamente crescono le dimensioni, visto il display più grande. La superficie è di 141,5 x 70,7 mm, mentre lo spessore, leggermente ridotto, arriva ad un massimo di 10,99 mm. Per quanto riguarda il peso, l'ago della bilancia di ferma a quota 149g. Moto G resta sostanzialmente invariato dal punto di vista dell'architettura hardware, ma cambiano alcuni dettagli.

Sicuramente interessante l'introduzione dello slot per schede di memoria microSD, disponibile solamente nella versione LTE della prima generazione. Lo smartphone viene proposto con Android 4.4.4 già preinstallato nativamente, senza alcuna personalizzazione (se non modifiche di minore entità) da parte del produttore.


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NVIDIA mette Samsung e Qualcomm nel mirino per violazione di brevetti

Written By Kom Limpulnam on Sabtu, 06 September 2014 | 15.11

Suonano nuovi tamburi di guerra in Silicon Valley: NVIDIA ha infatti depositato la documentazione necessaria per accusare Samsung e Qualcomm di violazione di brevetto. Nel mirino vi sono, in particolare, i chip che si trovano all'interno di smartphone e tablet della compagnia coreana.

NVIDIA ha depositato un esposto formale contro le due aziende presso l'International Trade Commission e presso il Tribunale Distrettuale USA nello stato del Delaware, affermando che Samsung e Qualcomm violano sette brevetti legati a varie tecniche e tecnologie nell'ambito della grafica tridimensionale. Di seguito i brevetti coinvolti:

-No. 6,198,488 Transform, Lighting and Rasterization System Embodied on a Single Semiconductor Platform
-No. 6,992,667 Single Semiconductor Graphics Platform System and Method with Skinning, Swizzling and Masking Capabilities
-No. 7,209,140 System, Method and Article of Manufacture for a Programmable Vertex Processing Model with Instruction Set
-No. 6,690,372 System, Method and Article of Manufacturer for Shadow Mapping
-No. 7,038,685 Programmable Graphics Processor for Multithreaded Execution of Programs
-No. 7,015,913 Method and Apparatus for Multithreaded Processing of Data in a Programmable Graphics Processor
-No. 6,697,063 Rendering Pipeline

L'azienda di Santa Clara afferma di poter contare su un catalogo di oltre 7000 tra brevetti riconosciuti e in attesa di approvazione .I prodotti Samsung coinvolti nel contenzioso sono gli smartphone Galaxy Note Edge, Galaxy Note 4, Galaxy S5, Galaxy Note 3 e Galaxy S4 e i tablet Galaxy Tab S, Galaxy Note Pro e Galaxy Tab 2. La maggior parte dei dispositivi fa uso dei processori mobile di Qualcomm, tra i quali Snapdragon S4, 400, 600, 800, 801 e 805. Altri dispositivi sono equipaggiati con i chip Samsung Exynos, che fanno uso dei core Mali di ARM e PowerVR di Imagination Technologies, i quali sarebbero anch'essi in violazione di brevetto, sebbene le due compagnie non vengano apertamente citate nella documentazione depositata da NVIDIA.

Jen-Hsun Huang, CEO di NVIDIA, ha dichiarato durante una conference call con gli analisti: "Abbiamo avviato confronti con Samsung un paio d'anni fa dal momento che i loro sistemi includono tutte e tre le architetture di GPU disponibili al di fuori delle nostre. Non abbiamo fatto alcun progresso e loro non hanno messo sul tavolo nessuna offerta reale. Abbiamo speso molto tempo con loro e abbiamo compiuto ogni sforzo affinché si potesse giungere ad un esito. Quando usi la tecnologia gratis per un certo periodo è difficile firmare un accordo di licenza. Dopo aver lavorato per due anni abbiamo concluso che non stavamo facendo alcun progresso".

NVIDIA ha cercato di negoziare direttamente con Samsung per dimostrare come i brevetti citati sopra sono tutti applicabili alle architetture grafiche che l'azienda coreana impiega nei suoi dispositivi. Lo scopo dell'azienda californiana, che nella documentazione non ha avanzato ancora alcuna pretesa di risarcimento danni, è quello di arrivare ad un accordo commerciale.

L'ITC stabilirà entro 30 giorni se sia necessario o meno aprire un'indagine. In caso positivo, potrebbe essere fissato un processo attorno alla metà del 2015, con la prima sentenza nei mesi a seguire. Tempistiche del tutto differenti, invece, per il Tribunale Distrettuale che avrà 90 giorni di tempo per stabilire l'eventuale data di un processo, che comunque non prenderà il via prima di due o tre anni.

Si tratta del primo contenzioso legale di stampo dichiaratamente accusatorio che NVIDIA si trova ad avviare in oltre 21 anni di attività. L'azienda californiana è infatti stata coinvolta in varie battaglie legali di alto profilo, le più celebri quelle con Rambus e Intel: nel primo caso si trovò accusata e dovette difendersi, nel secondo caso fu una controdenuncia ad un'azione legale avviata dal colosso dei processori.


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Core-M: annunciati i primi 3 processori Intel a 14 nanometri

Anche Intel sceglie IFA 2014 quale evento di un importante lancio prodotto, a pochi giorni dall'apertura del proprio Developer Forum di San Francisco. Parliamo dei primi processori della famiglia Core-M, brand che è stato annunciato da Intel in occasione del Computex di Taipei lo scorso mese di Giugno e che identifica le nuove CPU per sistemi mobile basate su architettura Broadwell, costruite con tecnologia produttiva a 14 nanometri.

broadwell_core_m_1.jpg (44314 bytes)

Abbiamo già avuto occasione di fornire alcune informazioni sull'architettura delle CPU Broadwell e sulle novità introdotte da Intel con la tecnologia produttiva a 14 nanometri; per gli approfondimenti del caso rimandiamo quindi a questo articolo. Quest'oggi Intel, assieme ai partner produttori di sistemi portatili di ridotto spessore, rende quindi disponibili i primi 3 modelli della famiglia Core-M con caratteristiche tecniche qui di seguito riassunte:

Modello

Core Thread Clock Clock Turbo GPU Clock GPU Cache L3 TDP
5Y70 2 4 1,1GHz 2,6GHz HD5300 100/850 4MB 4,5W
5Y10a 2 4 0,8GHz 2GHz HD5300 100/800 4MB 4,5W
5Y10 2 4 0,8GHz 2GHz HD5300 100/800 4MB 4,5W

Il TDP dichiarato per questi processori è pari a 4,5 Watt, valore estremamente contenuto che è pienamente compatibile con l'utilizzo in sistemi portatili dotati di solo sistema di raffreddamento passivo (quindi senza ventola) con uno spessore complessivo del dispositivo contenuto entro 9 millimetri. Da questo il debutto di una serie di nuovi dispositivi mobile, tanto tablet come 2-in-1, capaci di coniugare la potenza di calcolo tipica delle soluzioni appartenenti alla famiglia Core con un design estremamente sottile.

I nuovi processori integrano al proprio interno tutti i componenti, con un design che è quello tipico dei sistemi SoC. Da questo la possibilità di collegare sino a 4 periferiche SATA per lo storage, svariate porte USB 3.0 e 2.0 oltre ad eventuali periferiche PCI Express esterne integrate nel sistema. Non manca ovviamente la GPU integrata, appartenente alla famiglia Intel Graphics HD 5300 e dichiarata capace di prestazioni ben più elevate rispetto a quelle delle proposte Haswell attualmente in commercio abbinando questo al supporto DirectX 11.2, OpenGL 4.2 e OpenCL 2.0.

I primi sistemi basati su processori Core-M verranno mostrati in questi giorni all'IFA di Berlino, con disponibilità sugli scaffali prevista a partire dalla fine del mese di Ottobre. Intel ha previsto per queste CPU, le prime costruite con processo produttivo a 14 nanometri, il passaggio alla produzione in volumi entro la fine dell'anno. Questa fase apre spazio anche al debutto di altre CPU basate su architettura Broadwell, destinate a differenti segmenti di mercato rispetto alle proposte Core-M e attese sul mercato nel corso della prima metà del 2015.


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Epson WorkForce WF-100W: la stampante a colori estremamente portatile

In occasione di IFA 2014 Epson presenta WorkForce WF-100W, quella che viene definita "la stampante inkjet A4 più piccola e più leggera al mondo". Si tratta di un prodotto che Epson indirizza a venditori, addetti alle riparazioni domestiche e a tutti coloro che hanno bisogno di stampare documenti, fatture e contratti quando non sono in ufficio, poiché può essere usata in auto, a casa o nella sede del cliente.Dispone di una batteria integrata che può essere ricaricata tramite USB o utilizzando l'adattatore CA fornito in dotazione, misura 309 x 154 x 61 mm e pesa solo 1,6 kg.

Epson WorkForce WF-100W

Si tratta dell'unica stampante portatile con schermo LCD e inchiostro a pigmenti per tutti i colori. Il modello WF-100W è anche incredibilmente semplice da usare ed è la soluzione idonea per la stampa in mobilità poiché è dotata di connettività Wi-Fi e Wi-Fi Direct, offre Epson Connect, che include Epson iPrint e Email Print. Infine, è compatibile con Google Cloud Print e Apple AirPrint, offrendo così una ampia gamma di modalità di accesso alla stampa, anche da remoto e cloud.


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FBI indaga su attacchi online ricevuti dagli sviluppatori

Written By Kom Limpulnam on Jumat, 05 September 2014 | 15.10

In seguito a numerosi attacchi perpetrati nei confronti di alcuni sviluppatori negli ultimi mesi, l'FBI ha deciso di avviare alcune indagini. A darne notizia è stata Kate Edwards, direttore esecutivo della International Game Developers Association.

"Hanno notato una crescita dell'attività", ha dichiarato la Edwards a Polygon, aggiungendo che la polizia federale americana dedica già numerose risorse alla lotta contro il crimine elettronico. "Monitorano questa attività, ma sono maggiormente focalizzati sui problemi legati al cyber crimine, come gli hackeraggi e altri attacchi molesti".

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Nello scorso mese di luglio IGDA e FBI hanno tenuto un meeting, in occasione del Comic-Con di San Diego, nel corso del quale si è discusso a fondo di queste problematiche. La prosecuzione di questi fenomeni, tra cui la diffusione di dati sensibili legati a informazioni personali, indirizzi e numeri di telefono, ha spinto l'IGDA a pubblicare un comunicato stampa per condannare aspramente questo genere di attacchi.

"Sebbene sia nostra intenzione supportare differenti punti di vista e un dibattito sano sui problemi interni alla nostra industria, condanniamo attacchi personali come questi, che non solo sono moralmente discutibili, ma vengono considerati illegali in numerosi Paesi. Esortiamo pertanto l'intera community videoludica ad unirsi contro questi comportamenti aberranti".

"Quello che l'FBI mi ha chiesto è stata la creazione di un'interfaccia per gli sviluppatori, in modo che possano condividere le misure preventive che intendono ricevere da noi", ha aggiunto la Edwards. "Ci siamo incontrati, abbiamo parlato del problema e abbiamo deciso di collaborare".

E' dalla scorsa estate che attacchi nei confronti di sviluppatori più o meno noti sono stati riscontrati e portati all'attenzione dell'opinione pubblica. Tra questi Jennifer Hepler, sceneggiatrice di BioWare e Adam Orth, ex sviluppatore di Microsoft. Nell'ultimo mese è toccata la medesima sorte alla sviluppatrice Zoe Quinn e alla giornalista Anita Sarkeesian, mentre il presidente di Sony Online Entertainment, John Smedley, ha subito un dirottamento del proprio volo a causa di una fasulla minaccia terroristica.


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Catzilla

scheda aggiornata 39 minuti fa

Benchmark sviluppato per analizzare il comportamento delle schede video con i giochi 3D più esigenti, oltre che nella riproduzione di filmati HD e in generale nell'utilizzo di applicazioni grafiche particolarmente esigenti.

Di seguito le novità introdotte nell'ultima versione:

  • correct detection of the latest graphics cards and processors (NVIDIA GeForce GTX 745, NVIDIA GeForce GTX TITAN Z, NVIDIA GeForce GTX 870 and 880)
  • Added support of AMD Carrizo
  • Added caching of GPU I2C devices to speed-up the scan process
  • Added support of more NVIDIA GM107 and GM108 models
  • Fixed support of AMD Oland/Mars/Sun/Jet GPUs
  • Fixed support of DDR4 SDRAM
  • Fixed reporting of DDR3 memory timings for some modules
  • more games for "Check Game" option

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Il nuovo Moto X è ufficiale con finiture anche in vera pelle

Sono pochi gli smartphone che si distinguono dalla massa con scelte coraggiose, e quei pochi spesso non ricevono il giusto riconoscimento da parte del pubblico. Uno degli smartphone più interessanti della precedente generazione è stato Moto X che non ha ottenuto un successo di pubblico paragonabile ad iPhone o Galaxy S4. Rilevata da Lenovo, Motorola non ha cambiato lo spirito con cui si è rivolta di recente al mercato degli smartphone, migliorando con il nuovo Moto X quanto già proposto nella generazione precedente.

Motorola Moto X, seconda generazione

Resta invariato il nome, ma cambia tutto il resto. Il display AMOLED cresce e diventa da 5,2" a risoluzione 1080p, contro i 720p stipati all'interno di un'unità da 4,7" della passata generazione. Sotto la scocca troviamo un processore Snapdragon 801 da 2,5GHz quad-core, 2GB di RAM, una fotocamera da 13 megapixel e una batteria da 2.300mAh. Nonostante le novità, il dispositivo cresce solamente di pochi millimetri: 72,4 x 140,8 mm per la superficie, mentre lo spessore varia da 3,8 a 9,9 mm dai bordi alla parte interna. Il nuovo Moto X pesa 144g.

Le funzionalità software cambiano nome e vengono sensibilmente migliorate rispetto al passato. Il nuovo Moto X usa una versione stock di Android impreziosita solamente da poche funzionalità accessorie: Active Display viene adesso chiamata Moto Display, ma funziona in maniera analoga alla precedente feature del modello originale. In sostanza permette di attivare solo una porzione dello schermo in modo da mostrare le notifiche presenti sullo smartphone. La feature viene impreziosita con Moto Actions che, attraverso sensori ad infrarossi, individua l'avvicinamento della mano verso lo schermo per attivarlo automaticamente.

Moto X (2013) Moto X (2014)
OS Android 4.2.2 (aggiornato a 4.4.4) Android 4.4.4
SoC Motorola X8
(Qualcomm Snapdragon S4 Pro)
1,7GHz Dual-core
GPU Adreno 320
Qualcomm Snapdragon 801
2,5GHz Quad-core
GPU Adreno 330
RAM 2 GB 2 GB
Display OLED 4,7" OLED 5,2"
Risoluzione 1280x720 1920x1080
Densità di pixel 316 PPI 423 PPI
Fotocamera Anteriore 2 MP 2 MP (1080p)
Fotocamera Posteriore 10 MP
Apertura di diaframma f/2.4
Registrazione video 1080p (60 fps)
13 MP
Apertura di diaframma f/2.25
Registrazione video 4K
Rete cellulare fino a LTE
Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac
Bluetooth 4.0 EDR 4.0LE
Connettività USB 2.0
NFC
USB 2.0
NFC
Sensore IR
Geolocalizzazione GPS, A-GPS, S-GPS, GLONASS
Sensori di movimento Accelerometro
Giroscopio
Bussola
Termometro
Barometro
Batteria 2.200 mAh 2.300 mAh
Dimensioni 129,3 x 65,3 x 10,4 mm 140,8 x 72,4 x 9,9 mm
Peso 130 g 144 g

La funzionalità permette anche di effettuare operazioni attraverso gesture remote, come interrompere una chiamata o una sveglia. Secondo Motorola il sistema è più efficace rispetto alle gesture via aerea presenti su altri dispositivi perché non sfrutta il modulo fotografico, ma sensori ad infrarossi tarati appositamente per la funzionalità. In questo modo il dispositivo sarà in grado di recepire comandi anche a una distanza quattro volte superiore rispetto a quanto permesso dai dispositivi della concorrenza.

Motorola Moto X, seconda generazione

Tornano anche i Touchless Controls, rinominati in Moto Voice. Questi permettono di attivare i comandi di assistenza vocale attraverso l'uso esclusivo della voce, anche a dispositivo in stand-by. Il nuovo Moto X introduce però nuove opzioni di personalizzazione, con il quale "svegliare" il dispositivo con qualsiasi hotword a discrezione dell'utente, anche le più rudi e personali. Attraverso i comandi vocali si potrà aggiornare lo stato su Facebook o mandare un messaggio su WhatsApp.

Interessanti anche le opzioni di personalizzazione, che vengono completate (oltre alle già esistenti sul vecchio modello, come il legno) con opzioni in vera pelle di qualità, lavorata dalla Horween Leather Company di Chicago. Si tratta di una caratteristica interessante per un prodotto rivolto al mercato consumer, sensibilmente differente dall'approccio operato da altre società, come Samsung, o Apple e HTC che si basano su materiali più tradizionali come alluminio "nudo" e policarbonato.


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AdwCleaner

Written By Kom Limpulnam on Kamis, 04 September 2014 | 15.11

scheda aggiornata 1 ora fa

AdwCleaner è un comodo tool da utilizzare per la pulizia del proprio PC: è in grado di individuare Adware, Toolbar, PUP (Potentially Unwanted Programs), Hijackers e problemi simili. Può funzionare come semplice strumento per la ricerca oppure è anche in grado di effettuare la rimozione del componente indesiderato


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Toshiba Satellite Radius 11, il PC convertibile ora è anche a buon prezzo

Toshiba ha presentato due nuovi notebook Satellite con display dalla diagonale di 11,6 pollici, anche se ad attrarre la nostra attenzione è stato soprattutto uno dei due, ovvero il modello Satellite Radius 11. Si tratta infatti di un PC convertibile in stile Lenovo Yoga, che può essere utilizzato in cinque modalità differenti.

Oltre alla normale modalità notebook, è possibile ruotare il display multitouch di 360 gradi per passare alla modalità tablet; quando il monitor supera la rotazione di 180 gradi, la tastiera standard viene disabilitata in modo da non creare problemi nel caso in cui venga accidentalmente toccato un tasto. Le modalità audience e tabletop sono quelle intermedie, in cui la differente inclinazione del display permette di appoggiare in vari modi il dispositivo. Il peso è molto contenuto, 1,3Kg, mentre vanno segnalati la tastiera frameless e l'ampio touchpad.

Abbiamo parlato di prezzi contenuti ed ora arriviamo ai compromessi a cui Toshiba è volontariamente scesa per offrire Satellite Radius 11 a un prezzo inferiore o prossimo ai 500 Euro. Lo schermo da 11,6 pollici ha una risoluzione di 1366x768 pixel, mentre i processori scelti appartengono alle famiglie Intel Celeron o Pentium a seconda dei modelli, affiancati da 4GB di memoria RAM. Il disco rigido di tipo meccanico, integrato come tutta la componentistica dietro il display, è un modello da 500GB. Niente SSD quindi e nemmeno capienze super, ma tutto deve essere visto nell'ottica del contenimento del prezzo senza per questo rinunciare a un modello originale e interessante.

Toshiba Satellite Radius 11 è di fatto un PC a tutti gli effetti che mira alla fascia bassa e medio bassa del mercato, offrendo però l'usabilità di alcuni modelli concorrenti che costano il doppio. Certo, le caratteristiche tecniche sono riviste al ribasso, ma una buona fetta di utenza non necessita di altro. Ecco quindi che per chi non ha grandi esigenze in termini di prestazioni, Toshiba Satellite Radius 11 può rientrare fra le opzioni. Il prezzo che abbiamo fornito è fortemente indicativo, ne sapremo di più quando arriveranno sul mercato, ovvero nel quarto trimestre dell'anno in corso.


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Aspire Switch 11 e refresh di Switch 10: ecco i 2 in 1 di Acer all'IFA

La serie Switch di Acer ha riscosso un buon successo nel settore dei cosiddetti 2 in 1, ovvero prodotti in grado di operare sia come normali PC portatili, sia come tablet in quanto è possibile scollegare la sezione del monitor. Esistono diverse declinazioni del modello 2 in 1, fortemente voluti da Intel e interpretati da diverse aziende secondo differenti parametri. C'è chi sceglie hardware di alto livello, con un conseguente innalzamento dei prezzi, c'è chi invece opta per un compromesso fra prestazioni e usabilità, con prezzi di acquisto molto abbordabili.

Acer è sempre stata in prima fila nella guerra dei prezzi e non cambia strategia nel settore dei 2 in 1, incarnati dalla serie Switch che ritroviamo all'IFA di Berlino in versione aggiornata e arricchita di modelli con display da 11 pollici (fino a oggi c'erano solo i modelli da 10 pollici). Prima di tutto occorre pensare a Acer Switch come a una versione economica di 2 in 1, in modo da giustificare la presenza di processori Intel Atom. Gli appassionati che antepongono le prestazioni a tutto il resto sicuramente non gradiranno la mancata integrazione di processori Intel Core (anche se c'è una sorpresa...), ma Acer Switch ha un target ben preciso, e non è rappresentato da loro.

Cosa cambia? Partiamo da Acer Aspire Switch, che nella versione presentata oggi (SW5-012) guadagna l'opzione di uno schermo Corning Gorilla Glass 1920x1080 pixel, oppure 1280x800 pixel per la versione più economica. Il quantitativo di memoria interna è di 32GB o 64GB, RAM da 2GB e processore Atom Quad Core Z3735F da 1,33GHz (almeno per quanto riguarda il modello in esposizione). Arriverà nel corso di questo mese, con un prezzo che partirà da circa 329,00 Euro.

I nuovi modelli Acer Aspire Switch 11 ricalcano più o meno i modelli appena citati per affinità e differenze. Anche in questo caso abbiamo un modello con schermo 1920x1080 pixel (Aspire Switch 11 SW5-171), che può vantare anche una memoria RAM fino a 4GB, 128GB di storage primario NAND Flash e processori che possono arrivare agl Intel Core i5 per il top di gamma. Ridimensionato nelle specifiche è invece il modello Aspire Switch 11 con sigla SW5-111: la risoluzione scende a 1366x768 pixel, i GB di RAM sono 2 e lo storage primario è di 64GB. Sul fronte processori troviamo un Intel Atom quad core Z3745 operante a 1,33GHz e sono presenti due porte USB 2.0 (una normale, l'altra micro), mentre nel modello di rango più elevato erano due di dimensioni normali USB 3.0 e USB 2.0.

Il prezzo di partenza per Acer Aspire Switch 11 è di 399,00 Euro. Si tratta di modelli interessanti, che possono potenzialmente interessare a chi fa uso del PC per produttività personale di tipo office e navigazione internet, potendo ovviamente contare, al contempo, su un tablet Windows 8.1.


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La serie Asus ZenFone disponibile in Italia a partire da 119 euro

Written By Kom Limpulnam on Rabu, 03 September 2014 | 15.11

La nuova serie di smartphone Asus ZenFone sarà disponibile in Italia a partire dalla prima settimana di settembre in tutti i canali di rivendita online e fisici autorizzati e nelle principali insegne dell'elettronica di consumo. La famiglia si compone di dispositivi a partire da 4 pollici, sino ad arrivare a modelli da 6 pollici.

Asus Zenfone 6

I nuovi smartphone Asus si distinguono principalmente per la dimensione dello schermo, dai 4 ai 6 pollici passando per le soluzioni intermedie da 4,5 e 5 pollici. Il design dei diversi modelli è minimale e raffinato, mentre sui due modelli più alti in gamma il display, che vanta elevati valori di luminosità e reattività (pari a 60ms a detta del produttore), viene protetto da un pannello in Gorilla Glass 3.

A queste caratteristiche si aggiunge anche la funzionalità Glove Touch, presente nei modelli ZenFone 5 e 6, che eleva ulteriormente la sensibilità dello schermo, consentendo l'uso con qualsiasi tipo di guanto. Ricca anche la dotazione di accessori, composta da cover intercambiabili con colori "vivaci ed accattivanti". Gli stessi possono essere scelti e combinati anche grazie alla personalizzazione software di Android, la proprietaria ZenUI di Asus.

Sotto la scocca troviamo un'architettura hardware basata su processori Intel Atom con frequenze di clock fino a 2,0GHz e supporto della tecnologia Hyper-Threading. Tutti gli smartphone della famiglia ZenFone utilizzano la tecnologia PixelMaster per migliorare la qualità delle fotografie scattate con i vari sensori installati nei diversi modelli, per un massimo di 8 megapixel sugli smartphone top di gamma, con obiettivi a cinque lenti.

ZenFone 4 (A400) ZenFone 4 (A450) ZenFone 5 (A501) ZenFone 6 (A600)
Display 4"
800x480
4,5 "
854x480
Gorilla Glass 3
5"
1280x720 (HD) IPS
Gorilla Glass 3 - Glove Touch
6"
1280x720 (HD) IPS
Gorilla Glass 3 - Glove Touch
Processore

Intel Atom Z2520
2x2 Multi-Core 1,2GHz

Intel Atom Z2560
2x2 Multi-Core 1,6GHz

Intel Atom Z2580
2x2 Multi-Core 2,0GHz
Memoria 1 GB 1 / 2 GB 2GB
Archiviazione 8 GB 8 / 16 GB 16 GB
Slot microSD Si, fino a 64 GB
Asus WebStorage Si, 5 GB gratuiti a vita
Fotocamera Frontale: 0,3 MP
Posteriore: 5 MP
Frontale: 0,3 MP
Posteriore: 8 MP
Frontale: 2 MP
Posteriore: 8 MP
Connettività Wi-Fi 802.11 b/g/n
Bluetooth 4.0
Sensori GPS, GLONASS, A-GPS
Batteria 1.600mAh 1.750mAh 2.100mAh 3.300mAh
Standby (3G) 295 ore
289 ore 353 ore
398 ore
Conversazione (3G) 12,8 ore 13,8 ore 18,5 ore 28 ore
SIM Card Singola
Sistema operativo Android 4.3, aggiornabile a 4.4 Android 4.4 Android 4.3, aggiornabile a 4.4
Dimensioni 124,4 x 61,4 x 11,5 mm 136,8 x 67,9 x 11,3 mm 148,2 x 72,8 x 10,3 mm 166,9 x 84,3 x 9,9 mm
Peso 120 g 133 g 145 g 196 g
Prezzo 119,00 € 139,00 € 199,00 € 299,00 €

Per un maggiore approfondimento sui diversi modelli della famiglia ZenFone è possibile consultare la tabella riepilogativa, o visitare il sito ufficiale in questa pagina.


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Calibre

scheda aggiornata 1 ora fa

Con Calibre è possibile gestire la propria libreria digitale convertendo i libri in vari formati e trasferendoli sul proprio ebook reader.Oltre a questa funzionalità Calibre permette di scaricare articoli o news provenienti da svariate fonti di informazione rendendoli fruibili sul proprio dispositivo mobile.
Qui di seguito le note di rilascio diffuse dallo sviluppatore:

  • New Features:
  • Edit Book: A new tool to filter style information (Tools->Filter style information). Useful to easily remove some CSS properties from the entire book.
  • DOCX Input: Add support for cross references. Cross references that are used to insert hyperlinks are now converted into hyperlinks in the output document. Features to insert paragraph/page numbers are not supported.
  • Add support for viewing kepub files in the calibre viewer, by treating them as plain epub files
  • Edit book: In the Insert Link tool show a few words of text alongside the location anchor name, to make it easier to know what a location is
  • Manage user dictionaries: Allow copying all selected words by right clicking them and choosing 'Copy to clipboard'.
  • Content server: Make .ibook format files available in OPDS feeds
  • Edit book: Allow copying the list of errors from the Check Book tool to the clipboard by right clicking on the list of errors
  • Book polishing: If the books being polished have an ORIGINAL_EPUB/AZW3 format, warn the user that polishing will use it as the source and ask for confirmation.

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App rifiutate su App Store: i 10 motivi principali per cui vengono respinte

App Store è una realtà blindata: uno store di applicazioni in cui Apple decide cosa e come implementare, stabilisce la tipologia di contenuti permessi e revisiona ogni singolo file presente al suo interno. Un processo, quest'ultimo, che dura sette giorni, con l'obiettivo di verificare l'idoneità dell'app per poi finalmente renderla pubblica e disponibile all'utente finale.

Ma quali sono i motivi più diffusi per cui Apple si trova a dover respingere un contenuto? Alla domanda risponde la stessa società con un report ufficiale pubblicato all'interno del portale degli sviluppatori. Il colosso di Cupertino non è mai stato molto esaustivo circa i numeri dei suoi store virtuali: ad esempio non ha mai rilasciato un rapporto completo sulle variabili che utilizza per compilare le classifiche all'interno degli store e gli stessi dipendenti della società hanno definito App Store come "una giungla impenetrabile".

App Store è comunque una delle realtà più solide di Apple: il suo fatturato è in costante crescita e Distimo ha stimato guadagni pari a circa 870 milioni di dollari al mese solamente per lo store virtuale dei dispositivi mobile di Cupertino, occupando il 62% del mercato delle app mobile. Sino al mese di giugno, su App Store erano presenti circa 1,2 miliardi di applicazioni e le nuove direttive impartite dalla società potrebbero divenire di enorme aiuto per gli sviluppatori iOS, snellendo le procedure di revisione delle nuove app.

App Store: 10 motivi per cui le app vengono respinte

Di seguito riportiamo la top 10 dei motivi più diffusi per cui le nuove app vengono respinte in fase di revisione:

  • 14%: Necessità di maggiori informazioni
  • 8%: Presenza di bug
  • 6%: Non conformità con i termini del Developer Program License Agreement
  • 6%: Complessità o bassa qualità dell'interfaccia utente: "Apple e i nostri clienti danno un grande valore alle interfacce semplici, rifinite, creative e pensate con criterio. Richiedono un lavoro aggiuntivo nello svilupparle, ma è uno sforzo che verrà ripagato. Apple ha standard molto elevati. Se un'interfaccia è complessa o di scarsa qualità, l'app può essere respinta"
  • 5%: Nomi, descrizioni o screenshot non conformi al contenuto e alle funzionalità delle applicazioni
  • 5%: Presenza di contenuti falsi, fraudolenti o fuorvianti, o uso di nomi o icone simili ad altre applicazioni
  • 4%: Nomi su iTunes Connect troppo diversi da quelli effettivi dell'applicazione, "per non creare confusione"
  • 4%: Presenza di placeholder, ovvero spazi in cui successivamente verranno applicati contenuti ancora non presenti. "Le app ancora in sviluppo e che contengono placeholder non sono pronte per essere pubblicate e non possono essere approvate"
  • 3%: Recensioni e rating non appropriati sullo store
  • 2%: Beta, demo, trial o test. Le versioni preliminari di un'app vengono rifiutate da App Store

Quelle riportate sono solamente le 10 motivazioni più diffuse per cui Apple rifiuta nuovi contenuti su App Store. Occupano circa il 58% dei casi, mentre il restante 42% viene contrassegnato con dicitura "Altro". Per ulteriori approfondimenti sull'argomento è possibile visitare la pagina ufficiale sul Developer Portal di Apple.


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