Diberdayakan oleh Blogger.

Popular Posts Today

Tweak-7

Written By Kom Limpulnam on Jumat, 14 Maret 2014 | 15.11

scheda aggiornata 16 ore fa

Tweak-7 è un'applicazione che consente di personalizzare Microsoft Windows 7 attraverso una comoda interfaccia. Il programma offre inoltre un elevato supporto all'utente: ogni voce risulta ben commentata e le impostazioni più pericolose sono accompagnate da espliciti messaggi di avvertimento.

Il menù iniziale offre una panoramica descrizione delle principali funzionalità e chiarisci fin da subito i principali obiettivi del software. Nella parte inferiore sono invece disponibili le informazioni relative ai moduli disponibili, all'eventuale licenza in uso e alla disponibilità di aggiornamenti software sul sito del produttore. Nella colonna di sinistra è invece presente un menu che permette di accedere alle varie ottimizzazioni possibili.


15.11 | 0 komentar | Read More

Internet mille volte più veloce rispetto agli standard 4G: ecco la promessa di Artemis

Le tecnologie di connettività di rete wireless si evolvono in maniera sensazionale dal punto di vista della velocità. Tuttavia, anche nelle grandi città è ancora possibile incorrere in perdite di segnale, perdita di velocità o cadute della connessione ad internet ed in altri inconvenienti a cui ormai siamo tristemente abituati.

Ad ovviare alle problematiche sopra citate sembra voler intervenire una piccola startup americana, nota con il nome di Artemis. Fondata nel 2011, la società lavora da allora su pCell, uno standard di reti wireless che potrebbe sovrapporsi alle attuli reti 4G LTE, o almeno farlo nelle grandi città.

Allo stato attuale, il segnale di rete cellulare viene diffuso da torri che devono essere disposte lungo il territorio in maniera efficace. Man mano che ci si allontana dalla torre il segnale diventa sempre più debole, ma se due torri si trovano a distanza troppo ravvicinata possono creare delle interferenze allo stesso segnale ricevuto dal dispositivo. Al tempo stesso, se troppi utenti si agganciano alla stessa torre un sovraccarico della rete può portare ad instabilità e lentezza della connessione ad internet.

Artemis pCell, pWave

L'approccio operato da Artemis con pCell è estremamente diverso e si avvale della possibilità di poter alimentare il segnale con un numero elevato di apparecchi, chiamati pWave (dalle dimensioni analoghe a quelle dei router Wi-Fi), disposti a distanze relativamente ravvicinate. Ogni apparecchio è in grado di inviare un segnale di qualità estremamente superiore rispetto alle tradizionali torri, anche se ad una distanza parecchio più limitata.

Pertanto, piuttosto che cercare di evitare la collisione fra due segnali provenienti da torri diverse, pCell sfrutta la presenza ravvicinata di più pWave combinando il segnale proveniente da più apparecchi ed inviandolo ad un singolo utente. Secondo la società questo potrebbe permettere velocità fino a 1000 volte superiori rispetto agli attuali standard di rete 4G LTE in presenza di un "buon segnale".

Se questo non bastasse, le singole pWave utilizzano un trasmettitore da 1mW per diffondere i dati, garantendo un consumo energetico estremamente contenuto sui dispositivi di oggi, ed ancora più ridotto quando la tecnologia sarà pienamente compatibile sui terminali di domani che utilizzeranno chip appositi per la ricezione del segnale di pCell. La società vanta un consumo energetico, in quest'ultimo caso, inferiore a quello dei chip Wi-Fi inseriti sugli iPod touch di ultima generazione.

Artemis ha già pianificato il lancio di pCell nel quarto trimestre del 2014, inizialmente solo nella città di San Francisco. La società è al lavoro con un partner commerciale che gli permetterà di installare le pWaves su circa 350 edifici nella città, che dovrebbero essere sufficienti a coprire gran parte della superficie della metropoli americana.

A detta di Steve Perlman, CEO di Artemis, pCell potrebbe raggiungere molti altri mercati già a partire dal 2015, anche se bisognerà vedere quale sarà l'accoglienza degli abitanti di San Francisco, e se il primo collaudo porterà realmente ai risultati annunciati dalla startup.


15.11 | 0 komentar | Read More

Consistente riduzione di prezzo per i servizi Google Drive

Google ha annunciato una importante rivisitazione dei prezzi del proprio servizio di storage Google Drive. I listini sono stati ridotti, in alcuni casi in misura estremamente significativa, arrivando a soglie molto interessanti per gli utenti domestici.

Il piano base rimane gratuito, con la possibilità di avere spazio di archiviazione di 15 Gbytes da utilizzare con i vari servizi di storage remoto di Google quali Docs, Gmail e Google+ photo. Il primo piano a pagamento, quello per uno spazio di archiviazione di 100 Gbytes, passa ad un costo di 1,99 dollari al mese contro i precedenti 4,99 dollari.

drive_blog_pricing2.jpg (15355 bytes)

Riduzione percentualmente ancor più consistente per il secondo piano, quello da 1 Terabyte: in questo caso passiamo dai precedenti 49,99 dollari al mese agli attuali 9,99 dollari. Per un quantitativo di storage superiore di 10 volte il prezzo sale linearmente: 10 Terabytes vengono infatti proposti ora a 99,99 dollari e via a salire con la stessa dinamica sino ai 30 Terabytes proposti a 299,99 dollari al mese.

Da segnalare come questi nuovi listini siano complessivamente inferiori come costo mensile rispetto a quanto richiesto dalla stessa Google per il proprio servizio di cloud storage. Non è difficile a questo punto ipotizzare che nel corso delle prossime settimane possa venir annunciata una riduzione nei listini anche di questi servizi.

Rimane ora da vedere come si comporteranno i principali competitor dell'azienda americana in questo settore. E' ipotizzabile che nel corso delle prossime settimane verranno annunciate riduzioni di costo di simile portata per servizi come Microsoft OneDrive, Box e Dropbox fermi restando gli account d'ingresso forniti gratuitamente con uno spazio di archiviazione limitato.


15.11 | 0 komentar | Read More

Al CeBIT 2014 lo smartwatch italiano con tutte le funzioni di uno smartphone

Written By Kom Limpulnam on Kamis, 13 Maret 2014 | 15.11

Molti fra gli smartwatch disponibili sul mercato non sono altro che un "secondo schermo" per il proprio smartphone, e richiedono un collegamento wireless con quest'ultimo per accedere ad alcune delle funzionalità basilari del dispositivo. Tuttavia, alcuni modelli permettono di sostituire del tutto lo smartphone, come l'italiano Exetech XS-3 mostrato al CeBIT 2014 di Hannover.

Exetech XS-3

Lo smartwatch si mostra con uno spessore accentuato rispetto ad un orologio tradizionale, e la totale assenza di una scocca posteriore per proteggere batteria e circuiti elettrici lascia più di un dubbio circa le capacità di resistenza a liquidi, anche in quantità minime. Tuttavia, è dal punto di vista hardware e software che il nuovo XS-3 spicca rispetto a gran parte della concorrenza.

Lo smartwatch utilizza un processore MediaTek MTK 6577 dual-core con 2GB di storage integrato, in grado di eseguire Android 4.04. Presente una fotocamera da 2MP ed il supporto alle reti 3G, mentre la batteria da 420mAh è facilmente rimovibile. Sotto la stessa è possibile inserire una micro-SIM ed una scheda di memoria microSD per espandere le capacità di storage del dispositivo fino a 32GB.

Exetech XS-3 raggiunge le 18 ore di autonomia in standby, che si riducono a circa 6-7 se si usa durante tutto l'arco della giornata. Se invece vengono sfruttate le funzionalità legate al GPS, l'autonomia sarà di sole 2,5 ore, cifra che mostra come sia ancora immatura la tecnologia a fronte di un progetto così ambizioso.

Exetech XS-3Exetech XS-3

Lo smartwatch è in grado di accedere a Google Play Store, tramite il quale l'utente potrà disporre di una folta scelta di applicazioni, anche se non tutte saranno sufficientemente funzionali attraverso il piccolo display LCD capacitivo da 1,54" che supporta la risoluzione massima di 240x240 pixel.

Exetech XS-3 è attualmente disponibile sul sito ufficiale della società nel colore nero al prezzo di 350€, mentre prossimamente verrà proposto anche in bianco.


15.11 | 0 komentar | Read More

Quel trailer che testimonierebbe il downgrade grafico di Watch Dogs

Un video di confrontro caricato dallo Youtuber Jason Knothe mostra side-by-side alcune sequenze di un vecchio gameplay trailer di Watch Dogs, rilasciato all'E3 2012, e sequenze invece provenienti dal recente gameplay trailer del gioco di Ubisoft Montreal, che in questa occasione girava su PS4. Il video delo Youtuber, inoltre, mentte a confronto anche alcune cutscene, proprio per esaltare le differenze nella qualità rispetto ai primi trailer di Watch Dogs pubblicati.

Watch Dogs

Sulla rete, di fatto, si stanno moltiplicando le proteste, visto che si accusa Ubisoft di aver mostrato delle sequenze pre-renderizzate alle varie fiere, piuttosto che gameplay in tempo reale. Ad esempio, su Neogaf si può leggere un thread intitolato "Publisher dovete smetterla di dire palle" in cui i lettori puntano il dito contro le dichiarazioni di Jonathan Morin, game director di Watch Dogs, con le quali sosteneva che la grafica del gioco non era stata ridimensionata.

"Non c'è un ridimensionamento della qualità, specialmente per le versioni next-gen", diceva infatti Morin a Videogamer nello scorso settembre. "Anzi è esattamente l'opposto. Ciò che abbiamo mostrato all'E3 2012 era meno valido in tanti aspetti rispetto a quello che stiamo mostrando oggi".

Il rilascio di questo titolo open-world era inizialmente previsto per lo scorso novembre, mentre poi è stato annunciato un posticipo proprio per andare a risolvere alcuni problemi di qualità. Recentemente Ubisoft ha infatti annunciato che la data di rilascio definitiva, per i formati PC, PS3, PS4, Xbox 360 e Xbox One, sarà quella del 27 maggio.

Il downgrade non dovrebbe comunque riguardare la versione PC di Watch Dogs. Lo stesso Morin ha recentemente risposto a un fan su Twitter con le seguenti parole: "Ti posso garantire che Watch Dogs su PC con i settaggi massimi risulta veramente sorprendente". Ha poi aggiunto che su PC ci sarà un'opzione per regolare la densità visiva: con questa impostazione al massimo livello, dunque, si avrà un maggiore dettaglio su schermo in termini di presenza di personaggi non giocanti, veicoli ed effetti fisici.

Watch Dogs, inoltre, girerà alla risoluzione 1080p su PS4 e a 960p su Xbox One, mentre su PC sarà possibile spingerlo fino alla 4K. Su console, inoltre, il frame rate sarà limitato a 30fps. Infine, segnaliamo che i requisiti hardware emersi in precedenza sono stati adesso confermati ufficialmente.

)


15.11 | 0 komentar | Read More

Shuttle DS81 al CeBIT: mini solo nelle dimensioni

Shuttle ha presentato DS81 al CeBIT di Hannover, ovvero un sistema desktop dalle dimensioni estremamente risicate. Le misure del mini-PC sono paragonabili a quelle di un comune drive ottico, ed al tempo stesso può integrare al suo interno un processore Intel Core i7 basato su architettura Haswell con un TDP di 65W.

Shuttle DS81

Il sistema di raffreddamento è gestito da due ventole (che garantiscono a detta di Shuttle un buon confort acustico) con dissipatore dotato di heat-pipe, mentre lo chassis è dotato di attacco VESA. Sul retro troviamo una serie di opzioni per la connettività, come due DisplayPort con supporto alla risoluzione 4K Ultra HD, ed una porta HDMI. Shuttle DS81 permette di utilizzare fino a due monitor contemporaneamente.

Disponibili, inoltre, sei porte USB 2.0 integrate, due USB 3.0, due RS232, LAN Dual Gigabit, Audio I/O (con chip Realtek ALC662), card reader SD. Sotto la scocca troviamo un connettore SATA 3 ed un connettore SATA 2, un bay singolo da 2,5" per HDD o SSD e due slot d'espansione, fra cui un Mini-PCIe full-size con supporto allo standard mSATA.

La scheda madre è una Intel H81 Express Chipset dotata di socket LGA 1150, su cui è possibile installare processori Intel Core (i3, i5 o i7) Haswell con TDP da 65W. In base al processore si avrà a disposizione una GPU integrata differente, con la soluzione più alta di gamma che prevede una Intel Graphics HD 4600. Il massimo quantitativo di memoria RAM supportato è di 16GB, di tipo SODIMM DDR3 su due slot diversi.

Shuttle DS81

Shuttle DS81 viene fornito con un alimentatore da 90W (19V e 4,47A) e sarà disponibile alla vendita a partire dalla prossima settimana al prezzo di circa 180€.


15.11 | 0 komentar | Read More

Zotac annuncia ZBOX E-Series e Nano: Mini PC per il gamer senza troppe pretese

Written By Kom Limpulnam on Rabu, 12 Maret 2014 | 15.11

Al CeBIT 2014 di Hannover Zotac ha mostrato due nuovi modelli per la serie E di ZBOX, con CPU Intel Core di quarta generazione e GPU Intel Iris Pro 5200, ed il nuovo ZBOX nano AQ02, dotato di APU AMD A8-5545M con GPU Radeon HD 8510G.

Zotac ZBOX EI750

Si tratta, in tutti i casi, di personal computer caratterizzati da dimensioni estremamente ridotte, destinate a finalità ludiche, ma non solo. Naturalmente parliamo di soluzioni non pensate per l'utente enthusiast, che giungono a compromessi per quanto riguarda le performance pure pur di fornire un sistema completo e versatile all'interno di uno chassis di dimensioni estremamente inferiori agli standard.

"Abbiamo sempre voluto creare uno ZBOX in grado di offrire una buona esperienza di gioco, ma in passato non riuscivamo a trovare il giusto equilibrio fra dimensioni, prestazioni, dissipazione del calore e consumo energetico", ha detto Carsten Berger, Senior Director di Zotac International. Il giusto compromesso, a detta della società, è proprio l'architettura Intel Haswell che, con la sua GPU integrata, riesce a garantire ottime prestazioni "a qualità media".

Zotac ZBOX EI750

I due modelli della Serie E di Zotac vengono proposti con due CPU Intel differenti, rispettivamente delle famiglie i5 ed i7, entrambi quad-core con tecnologia TurboBoost. I sistemi offrono il supporto a Wi-Fi 802.11ac con antenna esterna, Bluetooth 4.0, Gigabit Ethernet ed attacco VESA 75/100

Per quanto concerne ZBOX nano AQ02, al suo interno troveremo l'APU AMD A8-5545M con CPU quad-core da 1,7GHz e GPU integrata Radeon HD 8510G. Sullo chassis, di dimensioni ancora più estreme rispetto alla serie E, troveremo un lettore di schede di memoria 7-in-1, una porta DisplayPort, una HDMI, quattro USB 3.0, due USB 2.0 e supporto per un HDD/SSD da 2,5", con interfaccia SATA 6Gbps. La macchina supporta fino a 8GB di RAM DDR3-1600 in un unico slot DIMM.

Zotac ZBOX nano AQ02

Di seguito riportiamo le specifiche dei sistemi lanciati al CeBIT da Zotac:

ZOTAC ZBOX EI750

  • Intel Core i7 4770R
  • 3.2 GHz, quad-core, cache 6 MB L2
  • TurboBoost fino a 3.9 GHz
  • GPU Intel Iris Pro
  • 5200
ZOTAC ZBOX EI730 series
  • Intel Core i5 4570R
  • 2.7 GHz, quad-core, cache 4 MB L2
  • TurboBoost fino a 3.2 GHz
  • GPU Intel Iris Pro
  • 5200
Nei modelli PLUS vengono installati 8GB di RAM DDR3 ed un HDD da 1TB.

ZOTAC ZBOX nano AQ02 series

  • AMD A8-5545M APU
  • 1.7 GHz, quad-core, cache 4 MB L2
  • Turbo fino a 2.7 GHz
  • GPU AMD Radeon HD 8510G

Nel modello PLUS vengono installati 4GB di RAM DDR3 ed un HDD da 500GB.


15.11 | 0 komentar | Read More

Gone Home arriva sulle console

Il gioco di esplorazione Gone Home arriverà presto sulle console per frutto di un accordo tra lo sviluppatore The Fullbright Company e Midnight City. Gone Home è stato originariamente rilasciato il 15 agosto su PC, Mac e Linux ed è diventato famoso per aver vinto il premio come Miglior Titolo PC agli Spike Vgx 2013 Awards, battendo Battlefield 4, Papers, Please e The Stanley Parable.

Gone Home

Steve Gaynor, fondatore di Fullbright, disse che Gone Home sarebbe arrivato solo su PC perché il rilascio su console avrebbe comportato diversi vincoli tecnici e commerciali.

"Abbiamo sempre sperato di poter portare il nostro gioco sulle console, ma non avevamo idea di come fare", sono le parole di Gaynor. "Siamo un piccolo team e non saremmo riusciti da soli a fare il porting del nostro gioco, e allo stesso tempo sapevamo che trovare il partner giusto sarebbe stata una bella sfida".

Midnight City è il brand videoludico indipendente di Majesco. Per il momento, però, non sono state annunciate le piattaforme coinvolte o le tempistiche per il rilascio. Nel primo mese dal rilascio della versione originale sono state vendute 50 mila copie di Gone Home

Fullbright è stata fondata da alcuni ex-dipendenti di 2K Marin che hanno lavorato sul ben accolto DLC Minerva's Den di BioShock 2.

Gone Home è un buon esempio di narrazione ambientale, visto che il giocatore, insieme al protagonista Kaitlin Greenbriar, vengono a contatto con i dettagli sulla storia attraverso l'esame degli oggetti che si trovano in una casa. Ambientato nel 1995, Gone Home vede il ritorno a casa, nell'Oregon, di Kaitlin dopo un lungo soggiorno in Europa. Ma ad attendere Kaitlin ci sarà una brutta sorpresa: i suoi familiari non sono più in casa, mentre ritrova una lettera della sorella Samantha che chiede solamente di non cercarla.

Ma durante l'esplorazione della casa Kaitlin si rende conto di sapere ben poco della sua famiglia, e questo non riguarda solamente Samantha, ma anche il padre, la madre e il prozio di Kaitlin e Samantha. La casa, infatti, è stata riempita di note e lettere, di disegni, fumetti, ricevute di pagamenti, buste di lettere con annotazioni, un testamento, videogiochi, e tanto altro. E tutti questi oggetti saranno dei validi indizi agli occhi di Kaitlin, proprio nell'ottica di ricostruire il destino dei familiari.

L'esplorazione della casa è angosciante, anche perché si svolge nottetempo. Inoltre, il giocatore può sbloccare passaggi prima interdetti e trovare luoghi segreti o fondamentali per proseguire nell'esplorazione, come la cantina o la soffitta.

Se siete curiosi potete dare un'occhiata alla pagina Steam di Gone Home, che al momento ha un costo di 18,99€.


15.11 | 0 komentar | Read More

Nokia brevetta le 'cornici attive' su smartphone e tablet

Nokia ha presentato un nuovo brevetto riguardo una tecnologia che permette l'uso delle cornici intorno al display su smartphone e tablet, area che risulterebbe altrimenti inutilizzata. L'idea del colosso finlandese è sostanzialmente di espandere le funzionalità touch a tutta la superficie frontale di un dispositivo, impedendo al tempo stesso input accidentali.

Nokia Lumia 520

Secondo il brevetto pubblicato da NPU, le cornici diventeranno attive solo dopo una pressione prolungata sulle stesse con una forza superiore a quella stabilita dal sistema. Un'indicazione visiva o una leggera vibrazione avviseranno l'utente che anche le parti esterne al display saranno attive per recepire comandi via input touch.

"La forza applicata dall'input touch potrebbe essere rilevata e confrontata con una soglia di forza predefinita", spiega Nokia nel suo brevetto. "Nei casi in cui la forza applicata risulti superiore a quella predefinita, potrà essere abilitata l'interazione dell'utente con quanto presente in quella posizione. In questo modo, la forza esercitata nell'applicazione dell'input touch in un'area delle cornici potrebbe essere utilizzata per segnalare l'intento dell'utente di interagire con il contenuto corrispondente".

Una volta utilizzate, le cornici potrebbero disabilitarsi dopo un periodo di tempo determinato dalle impostazioni della funzionalità o, come segnalato dallo stesso brevetto, saranno attive per un periodo di tempo proporzionale alla forza della pressione applicata.

Non è detto, tuttavia, che Nokia applicherà una tecnologia di questo tipo nei suoi prossimi smartphone. Come spesso accade, il nuovo brevetto potrebbe rimanere sulla carta per lunghi periodi prima di venire effettivamente utilizzato su un prodotto da lanciare sul mercato.


15.11 | 0 komentar | Read More

MSI Nightblade: il barebone per il videogiocatore appassionato

Written By Kom Limpulnam on Senin, 10 Maret 2014 | 15.11

Per i produttori di schede madri e schede video taiwanesi la diversificazione di prodotto, alla ricerca di nuove opportunità commerciali, passa anche attraverso lo sviluppo di sistemi desktop di tipo barebone. Sono questi prodotti nei quali troviamo case, alimentatore, scheda madre ed eventuale lettore ottico integrati di serie, ai quali l'acquirente dovrà poi abbinare processore, memoria, sistema di storage, scheda video ed eventuale dissipatore di calore.

MSI ha annunciato Nightblade, un sistema barebone specificamente orientato al mercato dei videogiocatori che ha quale particolarità quello di essere basato su una scheda madre in formato mini-ITX, senza per questo rinunciare alla possibilità di installare schede video anche top di gamma.

Oltre alle ridotte dimensioni questo barebone è caratterizzato dalla presenza di un pulsante per l'overclock, che ovviamente funziona in abbinamento con la scheda madre MSI fornita in dotazione. L'ingombro complessivo facilita il trasporto, utile soprattutto nel momento in cui si porta il sistema ad un lan party.

La scheda madre è basata su socket 1150 LGA per processori Intel e chipset Intel Z87. L'alimentatore fornito in bundle è da 600 Watt, potenza più che adeguata anche abbinando una CPU top di gamma ad una scheda video di fascia enthusiast. La disponibilità sul mercato di questo barebone avverrà a partire dalla seconda settimana di Marzo, ad un prezzo pari a 449€ per la versione senza lettore ottico e 499€ per quella provvista di lettore ottico.


15.11 | 0 komentar | Read More
techieblogger.com Techie Blogger Techie Blogger