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I segnali GPS sono veramente sicuri?

Written By Kom Limpulnam on Kamis, 01 Agustus 2013 | 15.11

Un recente esperimento condotto al largo delle coste ioniche riporta l'attenzione sulla sicurezza e sull'affidabilità del sistema di localizzazione GPS. Questa soluzione di derivazione militare è stata poi liberalizzata con alcune limitazioni anche per un utilizzo civile, inoltre ormai da tempo si parla della messa in funzione di costellazioni alternative di satelliti dedicate all'utenza non militare e di proprietà non USA.

Senza entrare troppo nei dettagli della tecnologia, argomento già affrontato in passato, sintetizziamo dicendo che per ottenere il punto in cui si trova il ricevitore GPS è necessario poter ricevere almeno 3 segnali provenienti da tre satelliti, a cui poi consegue un preciso calcolo condotto anche con le informazioni disponibili su un almanacco.

Il fatto che è emerso poco tempo fa è la vulnerabilità dei segnali GPS utilizzati per la localizzazione. Un gruppo di studenti a bordo di un'imbarcazione milionaria - quindi presumibilmente dotata di ogni strumentazione allo stato dell'arte - è riuscito a generale localmente un segnale e ingannando il GPS di bordo falsando la posizione del natante. Da lì a mutare rotta verso destinazioni scelte dall'attaccante il passo è breve.

Ciò che ha lasciato perplessi è il fatto che nessun segnale di alert sia stato segnalato dall'apparecchiatura di bordo. Qui di seguito un'animazione che mostra quanto accaduto.

Non è certo il caso di creare allarmismo, infatti attacchi simili vanno considerati come estremamente mirati. Ma questo esempio aiuta a comprendere come il concetto di sicurezza e di possibili attacchi stia mutando anche verso ambiti non propriamente informatici. Vari esperti in differenti articoli online hanno sottolineato come l'introduzione della crittografia potrebbe garantire miglior sicurezza - soluzione per altro utilizzata a livello militare - ma i ricevitori commerciali dotati di risorse hardware limitate non sarebbero in grado di gestire questo carico di lavoro.

Anche altre soluzioni sono in fase di studio e tutte allo scopo di rendere più sicuro lo stream di dati inviato dai satelliti ma al momento attuale pare che le soluzioni trovate siano troppo complesse. Nel seguente video è disponibile una più approfondita descrizione dello scenario e delle possibili implicazioni legate al GPS Spoofing.


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Nuove specifiche USB 3.1: velocità di trasferimento fino a 10Gb/s

L'USB 3.0 Promoter Group ha annunciato nel corso della gionata di ieri il completamento delle specifiche USB 3.1 che aggiungono una serie di migliorie per consentire a SuperSpeed USB di operare fino alla velocità di 10Gb/s. Le nuove specifiche sono già a disposizione per gli sviluppatori e sono scaricabili presso il sito web dell'USB Implementers Forum.

Brad Saunders, presidente dell'USB 3.0 Promoter Group, ha commentato: "Le specifiche USB 3.1 estendono principalmente l'esistente protocollo USB 3.0 e le operazioni hub per lo scaling dela velocità, assieme alla definizione della velocità di 10Gb/s. Il team ha lavorato sodo per assicurare che i cambiamenti fatti per supportare la maggior velocità siano limitati e restino coerenti con l'attuale architettura USB 3.0 per semplificare lo sviluppo dei prodotti".

SuperSpeed USB 10Gb/s usa un sistema di codifica dei dati più efficiente, mettendo così a disposizione più del doppio delle prestazioni in trasferimento dati dell'attuale SuperSpeed USB, su cavi e connettori pienamente retrocompatibili con USB. La compatibilità è assicurata con gli attuali software stack USB 3.0 e con i protocolli così come con gli hub e dispositivi a 5Gb/s e con i prodotti USB 2.0.

"Il settore ha confermato la forte domanda per maggiori velocità di trasferimento dati per periferiche e dock, arrivando assieme a produrre specifiche SuperSpeed USB 10Gb/s. Intel è impegnata a soddisfare questa richiesta" ha commentato Alex Peleg, vicepresidente Intel Architecture Group.

"In un mondo multi-device, l'aggiornamento USB 3.1 abilita gli utenti finali a spostare contenuti tra dispositivi velocemente, in modo conveniente e senza preoccuparsi della compatibilità. AMD ringrazia i nostri ingegneri e gli altri contributori alla tecnologia per portare sul mercato robuste innovazioni che sono progettate per operare senza problemi con soluzioni nuove ed esistenti" ha commentato Emile Ianni, corporate vice president of platform solutions engineering per AMD.

Alcune compagnie come HP e Texas Instrument hanno già annunciato l'appoggio alle nuove specifiche USB 3.1.


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Primi listini per i processori Intel Core i7 della serie Ivy Bridge-E

Abbiamo già avuto modo di segnalare con precedenti notizie il prossimo debutto dei processori Intel della famiglia Ivy Bridge-E, proposte che andranno a prendere il posto occupato dai modelli Sandy Bridge-E su schede madri socket 2011 LGA nelle proposte top di gamma del produttore americano rivolte a sistemi desktop. Si tratta dei modelli più veloci che Intel mette a disposizione del mercato, con versioni dotate di architettura a 6 core: per le proposte della famiglia Core basate su architettura Haswell troviamo come massimo un numero di 4 core integrati, abbinati a tecnologia HyperThreading nelle declinazioni Core i7.

Sono ora emersi i prezzi ufficiali previsti per questi processori, attesi in commercio a partire dal prossimo 10 Settembre; nella tabella seguente ne sono riassunte le principali caratteristiche tecniche a confronto con i modelli della serie Core i7-3000 basati su architettura Sandy Bridge-E, con i quali condividono la piattaforma di connessione.

Modello

Cores Threads Clock Turbo Cache L3 TDP Core Prezzo
Core i7-4960X 6 12 3,6 GHz 4 GHz 15MB 130W Ivy Bridge-E 999$
Core i7-3970X 6 12 3,5 GHz 4 GHz 15MB 130W Sandy Bridge-E 999$
Core i7-3960X 6 12 3,3 GHz 3,9 GHz 15MB 130W Sandy Bridge-E 999$
Core i7-4930K 6 12 3,4 GHz 3,9 GHz 12MB 130W Ivy Bridge-E 555$
Core i7-3930K 6 12 3,2 GHz 3,8 GHz 12MB 130W Sandy Bridge-E 583$
Core i7-4820K 4 8 3,7 GHz 3,9 GHz 10MB 130W Ivy Bridge-E 310$
Core i7-3820 4 8 3,6 GHz 3,9 GHz 10MB 130W Sandy Bridge-E 294$

I prezzi delle 3 versioni di processore Ivy Bridge-E attese al debutto prima della metà del mese di Settembre sono allineati a quelli delle proposte Sandy Bridge-E presenti sul mercato: le differenze sono minime, come del resto lo sono quelle in termini di frequenze di clock tanto di default come Turbo. Intel continuerà a proporre versioni con architettura a 6 core quali top di gamma, lasciando spazio ad un modello con architettura quad core dal costo attorno ai 300 dollari e quindi allineato come listino alla CPU Core i7-4770K basata su architettura Haswell compatibile con schede madri socket 1150 LGA.

Nel frattempo alcuni produttori di schede madri hanno iniziato a rilasciare versioni di bios aggiornate per i propri modelli socket 2011 LGA basati su chipset Intel X79, dotandole di supporto ufficiale ai nuovi processori Ivy-Bridge-E della famiglia Core i7-4000.


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Google Chrome Portable

Written By Kom Limpulnam on Rabu, 31 Juli 2013 | 15.11

scheda aggiornata 55 minuti fa

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su 3 votazioni

Google Chrome Portable è una versione estremamente leggera e portatile del browser Google Chrome, ottimizzato in modo tale da poter essere facilmente trasportato.


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Chromium

scheda aggiornata 40 minuti fa

Valutazione

Media Voti

         

su 4 votazioni

Chromium è un browser web open source che punta a fornire uno strumento di accesso al web che sia più sicuro, stabile e veloce, basato sull'engine di Google Chrome. Mentre Google Chrome viene ufficialmente aggiornato una o due volte al mese, Chromium viene solitamente aggiornato diverse volte al giorno per rendere disponibili tutte le nuove funzionalità e gli ultimi fix disponibili.


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Confronto teorico tra le prestazioni di PS4 e di Xbox One

Come noto, entrambe le console di nuova generazione si affidano alla tecnologia GCN di AMD per quanto riguarda la parte grafica. Tuttavia, una differente configurazione architetturale della soluzione grafica di PS4 permetterà a quest'ultima di avere una potenza elaborativa superiore sulla carta del 50% rispetto a quella della rivale Xbox One. Ma tutti si chiedono che tipo di impatto ciò avrà sulle prestazioni concrete dei giochi.

Digital Foundry, nella figura del sempre interessante Richard Leadbetter, ha cercato di dare una risposta a questa domanda, ricostruendo le condizioni hardware delle due console tramite soluzioni già disponibili sul mercato PC. Leadbetter ha appreso dagli sviluppatori che non bisogna fare troppo affidamento su questi numeri, perché nella realtà il divario prestazionale tra le due console sarà maggiormente ridotto, e dipenderà di volta in volta dal livello di ottimizzazione dei giochi.

Naturalmente il confronto allestito da Digital Foundry per forza di cose non può essere preciso, si tratta più che altro di un modo per precorrere i tempi, nell'attesa di poter finalmente mettere le mani sulle nuove console. Le specifiche di PS4 e Xbox One, quindi, sono state riprodotte utilizzando hardware PC equivalente, sempre basato su architettura AMD. D'altra parte, dice Digital Foundry, sappiamo che i giochi del lancio delle due nuove console saranno tarati inizialmente sulle potenzialità dei PC e successivamente ridimensionati per PS4 e Xbox One, una procedura inversa rispetto a quella consueta per l'attuale generazione di console. Negli ultimi anni, infatti, tranne sporadici casi, vedi Crysis 2 e 3, abbiamo avuto giochi ottimizzati per le console e poi convertiti sul PC.

La nostra fonte specifica che l'obiettivo non è quello di ricostruire perfettamente le due console, perché "semplicemente questo non è possibile", scrive Leadbetter. Piuttosto di ricreare le condizioni prestazionali che poi avremo nel concreto nella prossima generazione. La prova inoltre ha riguardato innanzitutto la parte grafica dei nuovi hardware, per cui ci si è assicurati innanzitutto che non ci fossero colli di bottiglia dettati dalla CPU o dalla memoria. Sono stati così utilizzati un Core i7 3770K overcloccato a 4.3GHz e 16GB di memoria DDR3 operanti a 1600MHz.

Naturalmente la scelta dell'hardware grafico è stata quella più impegnativa. In termini teorici, la GPU di Xbox One assomiglia molto alla soluzione architetturale Bonaire di AMD, che troviamo nella scheda video Radeon HD 7790. Sony invece propenderà per la configurazione Pitcairn, simile alla Radeon HD 7870 o, in termini di frequenza di clock, alla Radeon HD 7970M per computer portatili.

In tutti i casi, le soluzioni che avremo sulle nuove console funzioneranno a frequenze di clock più basse e presenteranno configurazioni con un numero inferiore di unità di calcolo. Secondo Digital Foundry, un maggior numero di unità di calcolo sarà fisicamente presente sin dal lancio delle console, ma queste saranno volutamente disabilitate in modo da garantire longevità alle due console. Microsoft e Sony non vorranno certo "spararsi" tutte le cartucce fin da subito, e anzi vorranno consegnare agli sviluppatori dei sistemi che richiedono degli anni per poter essere sfruttati al meglio. Inoltre, questo consentirà di continuare a utilizzare quelle schede madri che hanno palesato problemi durante la fase produttiva, semplicemente disabilitando le unità di calcolo che hanno presentato dei difetti di produzione.

Alla fine, proprio per l'impossibilità di trovare delle soluzioni perfettamente analoghe in termini di unità di calcolo nel panorama PC, Leadbetter ha propeso per la Radeon HD 7850 per riprodurre la componente grafica di Xbox One (16 unità di calcolo contro le 12 della console Microsoft) e Radeon HD 7870 XT per simulare PS4 (24 unità di calcolo contro le 18 della console Sony). "In questo modo manterremo il differenziale prestazionale tra le due console", scrive Leadbetter.

Naturalmente rimane così il problema delle frequenze di clock, per cui si è proceduto al downclock di entrambe le GPU fino a 600 Mhz. Bisogna a questo punto aggiungere che, a seconda del tipo di ottimizzazione praticato sui motori grafici, alcuni videogiochi benefiano maggiormente della presenza di frequenze di clock elevate, mentre altri traggono maggiore vantaggio in presenza di un maggior numero di core logici.

A questo punto il problema successivo è stato allineare le frequenze a cui opera la memoria della scheda video, visto che sulle due console funzionerà a 1375MHz. Nel sistema riprodotto da Digital Foundry, così, Microsoft ottiene un piccolo vantaggio teorico, perché non è possibile riprodurre perfettamente le prestazioni della GDDR3 che si troverà in questa console, ovvero un tipo di memoria più lenta rispetto alla GDDR5 utilizzata nella maggior parte delle schede video oggi in commercio e in PlayStation 4.

I risultati ottenuti da Digital Foundry confermano che aumentare il numero di unità di calcolo non produce automaticamente un miglioramento netto delle prestazioni. AMD, infatti, per le sue schede video ricorre frequentemente all'aumento della velocità di clock e delle memorie, proprio per ottenere un miglioramento delle prestazioni che non si può avere semplicemente aumentando il numero di unità di calcolo.

I test permettono di verificare come si abbia un miglioramento delle prestazioni che va dal 17 al 33% circa, quindi nettamente inferiore al 50% teorico dovuto alla presenza di un maggior numero di unità di calcolo nella configurazione scelta da Sony in confronto a quella scelta da Microsoft. PS4, infatti, dovrebbe smaltire 1152 operazioni per ciclo di clock, contro le 768 di Xbox One.

Come si può vedere nel video sottostante, per ottenere le stesse prestazioni sui due hardware surrogati si è dovuto eseguire Crysis 3 "su Xbox One" alle risoluzioni 1776x1000 e 1600x900 e ottenere così l'allineamento alle prestazioni che si hanno "su PlayStation 4" a 1080p.

C'è poi tutto il discorso della bandwidth. Entrambe le console saranno dotate di 8 GB di RAM, ma nel caso della console Sony avremo una bandwidth massima teorica di 176 GB/s, di circa tre volte superiore alla bandwidth che sembra poter garantire Xbox One, ovvero di 68 GB/s. Per contenere i problemi che potrebbero sorgere per via della limitata bandwidth, Microsoft ha deciso di aggiungere 32 MB di Esram, con bandwidth di 192GB/s, sul die del processore.

Anche in questo caso le due soluzioni scelte da Digital Foundry riflettono la differenza che avremo con le console. HD 7850 offre un bus di memoria a 256 bit, garantendo una superiorità prestazionale di circa il 60% rispetto alla HD 7790 con bus di memoria a 128-bit. Digital Foundry ha provato tre giochi: Crysis 3, Skyrim e Battlefield 3; e sebbene il gioco DICE non sembra beneficiare della maggiore bandwidth, con i primi due si riscontrano differenze nelle prestazioni fino al 20%. Questo vuol dire che gli sviluppatori dovranno utilizzare al meglio la Esram se vorranno raggiungere su Xbox One le stesse prestazioni che si hanno con PS4.

Altri dettagli sull'hardware di PS4 e Xbox One si trovano in questo editoriale.


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Continua la crescita nelle vendite di telefoni, trainate dagli smartphone

Written By Kom Limpulnam on Senin, 29 Juli 2013 | 15.11

Le vendite di telefoni cellulari continuano ad aumentare di trimestre in trimestre, come certifica IDC con il proprio più recente report trimestrale. Nel corso del secondo trimestre 2013il mercato ha registrato una crescita complessiva del 6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, passando da 407,7 milioni di pezzi agli attuali 428,8 milioni.

Sono però le vendite di smartphone ad aver registrato l'incremento più consistente, passando dai 156,2 milioni del secondo trimestre 2012 ai 237,9 milioni del trimestre da poco concluso. Quella registrata è quindi una variazione del 52,3% su base annuale, dato che compensa il calo di vendite dei telefoni cellulari tradizionali che stanno raccogliendo le preferenze di un numero sempre più ridotto di utenti.

Tra i produttori di smartphone la concorrenza è decisamente spinta ma questo non impedisce a tutti di ritagliarsi una propria presenza. Samsung continua ad essere in testa alle vendite, capace di una crescita del 43,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; segue Apple, con un +20% su base annuale, mentre LG e Lenovo sono state capaci di incrementare la propria quota di mercato in misura significativa nel corso degli ultimi 12 mesi. Al quinto posto la cinese ZTE, azienda in grado di registrare un +57,8% su base annuale.

Produttore

smartphone
2° trimestre 2013

quota mk
2° trimestre 2013

smartphone
2° trimestre 2012

quota mk
2° trimestre 2012

Variazione annuale

Samsung

72.4

30.4%

50.3

32.2%

43.9%

Apple

31.2

13.1%

26.0

16.6%

20.0%

LG

12.1

5.1%

5.8

3.7%

108.6%

Lenovo

11.3

4.7%

4.9

3.1%

130.6%

ZTE

10.1

4.2%

6.4

4.1%

57.8%

Others

100.8

42.4%

62.8

40.2%

60.5%

Totale

237.9

100.0%

156.2

100.0%

52.3%

Il mercato degli smartphone è in continua crescita, come abbiamo segnalato, e questo lascia spazio a un numero sempre più elevato di aziende per operare. Se Samsung e Apple vantano una presenza ben nota non sono queste le uniche aziende impegnate nel segmento degli smartphone top di gamma. D'altro canto un aumento dei volumi passa in questo momento attraverso proposte smartphone di fascia media e d'ingresso, capaci di catturare l'attenzione dei consumatori che per la prima volta si rivolgono a prodotti di questo tipo.


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Apple miglior azienda dell'anno per la seconda volta consecutiva

Basandosi su un campione di 38.000 utenti americani intervistati riguardo a un ampia gamma di prodotti e servizi, l'azienda d'analisi di mercato Harris Interactive ha stilato i risultati del nuovo studio, posizionando in prima posizione Apple per quanto concerne le categorie relative a telefoni cellulari, tablet e computer, così come riporta AppleInsider.

Apple migliore azienda dell'anno

"Gli americani continuano a considerare Apple come un'azienda in ottima salute conferendole i punteggi più alti", ha dichiarato Manny Flores, Senior Vice President di Harris Interactive. "Nonostante i risultati del test Consumer Connection siano particolarmente positivi, quello che colpisce veramente è che nelle tre categorie in cui la società è coinvolta - Computer, Tablet e Telefoni Cellulari - il suo punteggio relativo al test Brand Momentum la conduce nelle prime 30 posizioni su 1500 marchi coinvolti negli studi, elemento che dimostra come gli utenti abbiano fiducia nel futuro della società."

Apple è arrivata prima superando HP, Dell e Sony nelle classifiche relative ai computer, nonostante il punteggio relativo alla qualità sia calato rispetto al 2012. Nella categoria dei tablet invece l'iPad è seguito da Kindle Fire di Amazon, dalla serie Nexus di Android e dai tablet di Samsung della serie Galaxy. Surface di Microsoft non riesce ad occupare le prime cinque posizioni.

Nella categoria relativa ai telefoni cellulari Apple supera HTC, che in America gode di preferenze superiori rispetto a Samsung, acclamatissima invece in Europa ed Asia. LG occupa la quarta posizione, mentre BlackBerry e Windows Phone non riescono a raggiungere la media della categoria.

Apple occupa una buona posizione anche nelle classifiche relative ai servizi di vendita online, seguendo Newegg.com (marchio dell'anno nella categoria) e Microsoft.com.


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Svelato il 'vero' nome del modello economico di iPhone

Del nuovo modello economico di iPhone che Apple dovrebbe presentare fra non molte settimane conosciamo già tantissimi dettagli. Solamente nella scorsa settimana sono state divulgate alcune foto e video in alta risoluzione che ne mostrano quello che sarà con grande probabilità il suo aspetto esteriore.

Uno dei pochi elementi "in forse", assieme alle specifiche tecniche ufficiali, è quello relativo alla nomenclatura che la società di Cupertino potrebbe adottare per la nuova famiglia di prodotti. Inizialmente conosciuto come iPhone Math, il nome si è poi evoluto in Lite.

iPhone 5C Lite economico nome

Nuove fotografie pubblicate sul forum cinese WeiPhone ritraggono quella che potrebbe essere la scatola originale del prodotto, più in linea con i canoni tradizionali dei prodotti della famiglia iPod piuttosto che per quelli degli smartphone della società di Cupertino. Su queste si legge il nome iPhone 5C, nomenclatura decisamente in linea con le varie iterazioni di iPhone nel tempo.

Non crediamo che Apple voglia evidenziare la natura economica (Cheap) del prodotto o il materiale meno pregiato (plastiC) utilizzato nel nuovo smartphone, come ad esempio esplicitato dal sito 9To5Mac. Riteniamo piuttosto che la C potrebbe ricordare la presenza di tante varianti di colori diversi.

La nuova fotografia confermerebbe le indiscrezioni pubblicate pochi mesi fa su iLounge, relative proprio al nome del nuovo dispositivo.


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Anche Google Play Games ha il suo easter egg

Written By Kom Limpulnam on Minggu, 28 Juli 2013 | 15.10

Tutti i servizi di Google storicamente celano una sorpresa raggiungibile dall'utente tramite alcune azioni da eseguire con il dispositivo. Non poteva essere diversamente con Google Play Games, il servizio dedicato ai videogiocatori reso disponibile dalla società due giorni fa su Android.

Google Play Games easter egg

Per accedere al cosiddetto easter egg, Google ha pensato ad una sequenza di gesture, l'esatta procedura è la seguente: Scroll verso l'alto, scroll verso l'alto, scroll verso il basso, scroll verso il basso, swipe verso sinistra, swipe verso destra, swipe verso sinistra, swipe verso destra.In questo momento apparirà una sorta di gamepad virtuale su schermo con tre tasti: basta premere su B, A, Play in quest'ordine, per portare a termine l'intera procedura.Di seguito riportiamo un video, pubblicato dall'utente Renaud Lepage su Google+, in cui è possibile vedere la procedura e l'easter egg in azione. Sostanzialmente sbloccheremo un achievement segreto in cui Google ci avverte: "Tutti i tuoi giochi ci appartengono!"
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